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WIP coniglioso, ricamo etico ed ecosostenibile

Siete in vacanza? Avete lo stesso voglia di leggere? In questo post vi farò vedere il mio WIP coniglioso! Poi parleremo di ricamo etico ed ecosostenibile e vedremo un tutorial di Wild Olive per fare un maialino!


Ragazze sto ricamando a tutto spiano per accontentare la mia nipotina! Per fortuna lo schema è semplice e con pochi cambi di colore. La tela che ho usato è una Trento 28 count (11 fili, ci stanno 5,5 crocette in 1 cm) in cotone e modal. Beh, si sente. Certo, va bene per questo tipo di lavori che devono essere continuamente lavati, ma non è lino. É più facile da stirare però non fa lo stesso effetto, quindi se volete ricamare qualcosa di prezioso ve la sconsiglio. Se invece vi serve per cuscini per bambini (come me), allora va bene, è facilmente ricamabile.
Oltre il coniglio vorrei aggiungere qualcos altro, non so, forse il nome, vedremo.
Schema di Christiane Dahlbeck tratto dal libro Jahreszeiten Frühling & Sommer
Tela Zweigart Trento 28 count (11 fili) color crema

Ricamo etico ed ecosostenibile: si può?

So che è estate e c’è voglia di vacanza e leggerezza, ma per me in più è periodo di bilanci e ripartenze, perciò questo post è una riflessione su ciò che sono, su come vorrei crescere e su cosa cambiare (sempre che sia ancora in tempo haha!).

Sarà l’avvicinarsi della mezza età o tutta una serie di cose, compresa forse la corrente spirituale ora di moda, il fatto è che ho una gran voglia di rallentare, in tutti i sensi della mia vita, di essere più calma e serena, più presente con me stessa e con gli altri; da tempo preferisco le piccole botteghe locali dove si può trovare ancora il rapporto umano franco e sincero (e pazienza se costa di più se mi sento felice), adoro conoscere, rispettare e portare avanti le tradizioni, scegliere la qualità che si porta una storia dietro. E rispettare e amare la natura e il mondo che ci ospita (che filosofica, vero?).

Sembra facile, invece non lo è proprio. Un esempio? Per fare la spesa non so da voi, ma qui ormai ci sono quasi solo ipermercati e centri commerciali, che spuntano come funghi in zone industriali facendo velocemente morire le città. Sapete dove mi sono ridotta a comprare alcuni tipi di frutta biologica? Su internet, direttamente dal produttore! Ma io voglio ancora i negozietti all’angolo! Voglio poter prendere due etti di burro e un panino fresco, mi spiego? Non perché sia vecchia e retrograda, ma perché vorrei ancora poter far parte di una comunità, quella con l’edicola, il panificio, la gelateria, il veterinario.

Credo non sia utopia, ho l'impressione di non essere l'unica a desiderarlo.

Ora, rapportiamo il tutto al nostro amato hobby: non è la stessa cosa? Io acquisto per necessità su internet (mancano le mercerie specializzate). Per carità, anche su internet si riesce ad avere rapporti umani, certo, e le persone al di là dello schermo sono sempre molto gentili, però… beh, da qualche tempo ci penso e sto cambiando le mie abitudini (oltre al fatto che compro molto meno, come voi ben sapete, sono diventata brava YEPA!😀).

Ma analizziamo un mio sciocco comportamento consumistico (spinto dalla politica di marketing aziendale). Se mi servono 4 matassine di mouliné, le cerco nel negozio online perchè costano meno. Mettiamo che lì costino 1 euro ciascuna, per un totale di 4 euro, okay? Tuttavia devo aggiungere le spese di spedizione di 5 euro (metto costi a caso ma non si discostano molto dalla realtà). Allora, cosa faccio io? Per non pagarle o per ammortizzarle aggiungo tutta una serie di altre cose di cui non ho bisogno pensando di risparmiare e alla fine pago 50 euro!
Ora, mettiamo il caso che queste matassine le compri alla bancarella del mercato dove costano 1,20 euro ciascuna: totale 4,80 euro. Perchè costano 1,20 euro? Perchè il negoziante deve pagare al Comune il posto della bancarella, e la benzina per spostarsi. Ho pagato di più? No, ho risparmiato 45,20 euro! E ho contribuito a non far sparire una bancarella specializzata nel ricamo. Mi seguite?
Vediamo in merceria: le matassine costano 1,50 euro ciascuna perchè sono aggiunti i costi dell'affitto del negozio, dello stipendio della commessa, eccetera, totale 6 euro. Rispetto all'acquisto online ho risparmiato 44 euro. A ben guardare online avrei avuto due matassine in più, ma non mi sono riempita di roba inutile, ho contribuito alla crescita della mia comunità, a non far sparire un negozio storico (perchè mi lamento che non ci sono mercerie se non le frequento?), magari mi sono presa pure i complimenti della merciaia che ha visto i miei ricami e mette da parte le novità per farmele vedere.
Vediamolo in modo più chiaro



negozio online
bancarella mercato
merceria
4 matassine di mouliné
4,00
4,80
6,00
spese di spedizione
5,00 (azzerabili se raggiungo 50 euro di spesa)
0
0
TOTALE
9,00 (o 50)
4,80
6,00
 
Ecco. Da qui parte la mia riflessione.
Fondamentalmente vorrei provare a percorrere due strade:  
ECOSOSTENIBILITA' ed ETICA.

Ecosostenibilità, cosa significa? Vuol dire fare delle scelte che siano compatibili e rispettose dell’ambiente. Posto che alcune grandi aziende già ci stanno lavorando (ad esempio la DMC, per legge, ha dovuto cambiare alcune formule di tinte, tra cui il rosso, per adeguarsi alle nuove normative europee), ho pensato che forse anch’io nel mio piccolino potrei fare qualcosa. Visto che compro meno, potrei scegliere produttori di migliore qualità, magari piccoli, con una bella storia artigianale alle spalle. E possibilmente più vicini a me, più attenti alle materie prime, al trasporto. Potrei conoscerli e divulgarli, potrei provare. Non è facile, eh? Le marche nel nostro settore sono poche, le piccole aziende che riescono a sopravvivere ancora meno.

La seconda strada è l’etica. Vorrei accertarmi che non ci siano sfruttamenti minorili o appalti strani, che i lavoratori siano tutelati e pagati il giusto, che le tinte dei nostri filati non finiscano nei fiumi e negli acquedotti, che gli scarti vengano correttamente eliminati o riciclati. Sono sicura che le aziende presso le quali ci riforniamo ci abbiano già pensato. E poi non vorrei passare per un’autarchica, tuttavia, per le stesse ragioni di cui sopra, mi piacerebbe tanto poter, per quanto possibile, privilegiare il prodotto italiano. Credo sia giusto incentivare le imprese del proprio paese, anche perché non hanno niente da invidiare alle altre, vero? 

Anche questo non è facile, ci avete pensato? I filati mouliné sono francesi, o tedeschi, quelli italiani quali sono? Forse Grigoletto, ma non ha tutta la gamma DMC. Per le tele, io amo quelle dei Fratelli Graziano, ma nei negozi non le trovo e devo aspettare che passi di qui una fiera! E fino ad ora avevo evitato di ricorrere a tanti negozi online diversi, in primis per le spese di spedizione (che sono molto alte), in secundis perché se ordino tanti pacchetti significa che ci saranno altrettanti corrieri e camion che vanno in giro inquinando per me!
Ora, non voglio apparirvi una fissata (non lo sono proprio), ma sono tutti piccoli pezzettini che, accumulandosi, diventano una cosa grande.
Per gli schemi trovo che la cosa sia più facile: da tempo privilegio l’instant download al cartaceo, e stampo solo lo stretto necessario. Quando compro il cartaceo, una volta ricamato, lo dono ad un’associazione che fa lavoretti per l’asilo del paese. Qui però non sono brava, trascuro molto i disegnatori italiani. Il problema è che la mia disegnatrice preferita è Durene Jones, e che le riviste angloamericane sono più moderne… Ma ci penserò, potrei allargare la percentuale di disegni italiani nel mio cestino (che ci sono eh? Ho Parolin, The Little Stitcher, Madame Chantilly e altri).

Inoltre… c’è un’altra cosa: non so voi, ma qualche volta, se mi guardo bene,  invece di una ricamatrice mi sembra di essere un’esecutrice. Sì, è vero che uno schema lo modifico e lo rendo mio, che confeziono i ricami in modo personale e c’è la mia impronta, ma talvolta mi capita di vedere la foto del lavoro di un’altra ricamina e di scambiarlo per mio! Vorrei essere più originale, non perché voglia distinguermi dalla folla, ma perché sento il bisogno di trovare la mia strada e il mio stile. Capita anche a voi?

In conclusione (spero di non avervi stancato mentre vi abbronzate) trovo che questa mia riflessione non sia una paturnia, ma una ricerca di autenticità, perciò vorrei utilizzare questi mesi per informarmi e scegliere, in modo che l’ecosostenibilità e l’etica nel ricamo siano i miei propositi per il prossimo anno. I propositi di fare la cosa giusta e di comportarsi in armonia con gli altri e con la terra, donano energia positiva
E, in fondo, sono le piccole cose che rivoluzionano il mondo in bene.
Beh, proviamoci. Indicazioni e consigli sono ben accetti! 😃
Ah, piccola precisazione. Come sapete sotto le foto dei miei lavori metto la didascalia con i materiali usati. Ognuno porta il link ad un negozio online ma solo per chiarezza, per farvi vedere di cosa si tratta, decidete voi dove acquistare.


Che ne dite di un tutorial per un maialetto?

In rete in questo periodo i tutorial languono, ma ne ho trovato uno simpaticissimo della brava Wild Olive per fare un porcellino rosa imbottito, guardate qui. Potrebbe anche diventare un puntaspilli, vero?

Coming soon...

Ovviamente devo assolutamente finire il cuscino con il coniglio per mia nipote. Poi avevo già preparato dei progetti invernali, ma mi è venuto in mente che a settembre ho alcuni compleanni di colleghe a cui non ho ancora fatto i portachiavi per la chiavetta del caffè. Allora ho trovato gli schemi giusti e ho recuperato dei ritagli di aida, magari inizio quelli.

Per oggi è tutto, buon ricamo!
xx Irene

Commenti

  1. Bellissimo il coniglio. Mi piace tanto l'idea del ricamo eco dove posibile acquistare in necessario vicino casa, purtropo poco probabile da fare quando si abita in piccoli paesi.

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  2. Der kleine Hase mit dem Frosch ist goldig.
    Liebe Grüße Manuela

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  3. Speedy Irene ,sei stata velocissima con il ricamo del coniglio mi piace e grazie per il consiglio sulla tela Trento che non conoscevo può tornare utile per i progetti futuri.
    Io compro onelin solo quando ci sono offerte o mi è necessario se no x 1/2 matassine di filato vado in città faccio un giro e acquisto in merceria anche se spesso non sono molto riforniti e quando chiedi un consiglio ti guardano come se parlassi un altra lingua tempo fa cercavo una passamaneria a fiori (tipo pizzo le ha usate Giò di punto croce e fantasia per le sue pochette ) e mi hanno detto che non esistono più 😞 sono poco riforniti e questo è un piccolo svantaggio .
    Aspetto di vedere finito il cuscino io sono alle prese con la terza palla di Natale ...vedo se far la n4 ...per il progetto del lenzuolino gtgraz per i consigli sempre molto utili ....vedrò se farlo o cambiare proggett


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  4. Another small finish that we all admire :) Love the little frog!

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  5. Ho letto e riletto il tuo post prendendomi tutto il tempo necessario: mi trovo d'accordo con te, soprattutto sul bisogno di "rallentare" e sulla necessità privilegiare il rapporto umano. Per quanto riguarda gli acquisti di materiale, compro pochissimo on line: approfitto di fiere e mostre dedicate alla creatività, anche se ormai cerco di smaltire tutto quello che ho letteralmente accumulato negli anni. Nella mia città è rimasta una merceria "storica" dove trovo praticamente di tutto e di più per quanto riguarda il cucito...poco assortimento per quanto riguarda il ricamo... gli altri negozi del settore hanno aperto e poi chiuso nel giro di qualche anno...
    Il tuo coniglio mi piace molto: lo trovo davvero carinissimo!
    Dimenticavo...credo che prenderò spunto dalla tua idea dei portachiavi per le colleghe per qualche pensierino ad alcune amiche! Vado a cercare tela e filati fra le mie infinite scorte...
    Buon pomeriggio!
    Rita

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  6. il tuo coniglio mi piace un sacco....e ora andrò a recuperare un pò di post....ultimamente nn riesco a stare dietro al mio blog e di conseguenza fare un giretto dalle amiche...vedrò di provvedere.....ottima idea quella degli acquisti....io compro le matassine dalla merciaia del mio comune, dopo l'alluvione ho maturato l'idea che dovevo comprare vicino per aiutare la ripresa delle nostre attività e cosi o continuato...la tela la trovo in un negozio di signore simpaticissime a una ventina di km da dove vivo...ma alla fine compro più materiale e risparmio rispetto a quella on line...le stoffe e il materiale per il cucito in un magazzino dove vado da una vita...colori e materiale vario per pitturare nelle cancellerie rifornite di Modena, nn sembra ma comprando on line sei più tentato ad acquistare facilmente....ora compro solo se serve....recupero i tuoi vecchi post....besitos

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  7. ciao Irene, sempre interessante leggere i tuoi post!!
    buone vacanze!1
    :*

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  8. Bello il coniglio!
    E' davvero un peccato che i piccoli negozi stiano diventando sempre più rari, ma non credo sia tutta colpa della grande distribuzione e del commercio online. Non so se è capitato solo a me ma in molti negozietti di cucito creativo o mercerie di nuova apertura dietro al bancone ho trovato persone con poca esperienza e scarsa conoscenza dei materiali in vendita. Per un paio di matassine sono perfetti, ma non vanno oltre questo. Se penso ai pochi negozi storici che continuo a frequentare, quelli che resistono al tempo e al web insomma, ciò che mi viene in mente è che sugli scaffali si trovano cose chiaramente scelte con cura e competenza, la stessa che viene offerta se si chiede un consiglio o un parere. Purtroppo sta diventando sempre più raro trovare tutto questo, per cui alla fine si preferisce la comodità di acquistare sul web, dove la scelta è immensa e spesso - ahimè - gli interlocutori sono davvero preparati e disponibili.

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  9. Sarà un amore il cuscino rana... benvenuta nel mondo del “proviamoci”... me lo sentivo che prima o poi anche tu imboccavi questa strada, non poteva essere altrimenti: troppo accorta e brava! Dico sempre a tutti che non perché costa meno bisogna comperare uno due o più ... che senso ha? Inquinamento che aumenta solo perché paghi uno per due? Accipicchia ma perché uno non ragiona? ... siamo arrivati al punto che se porti le scarpe di montagna che hanno 20 anni ti ridono dietro, ma non importa, io vado per la mia strada e cerco di non consumare troppo, sempre nel limite del possibile, anch’io ancora inquino troppo ma ogni volta che uso acqua elettricità cibo e vestiti cerco di limitarmi. Grazie per il link del maialino e ancora buona estate 💓💓

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  10. Vivo in una metropoli, Torino, sono felice del fatto che a differenza di quello che ci si potrebbe aspettare da una città così grande vi siano ancora piccoli negozi specializzatissimi e sono sincera da quando abito qui non compro più online e vado spesso al mercato a fare i miei acquisti crocettosi... Bello il coniglietto ;-)

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  11. Ciao ire! Io onestamente le matassine e gli altri materiali come bottoni, cerniere ecc li compro sempre in merceria perché è da sempre che penso non solo sia giusto sostenere la comunità ma anche vedere e toccare le cose e alla fine non si spende affatto in più, come hai ben spiegato! Ecco solo le stoffe da ricamo online anche se il lino bianco lo compro da un’azienda storica che lo produce qui della zona, anche se non è affatto economico ma l’effetto e la durata nel tempo sono altra storia!!

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  12. Caspita stai andando veramente veloce con il ricamo per la nipotina, ormai manca pochissimo ed è bellissimo.

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  13. Oh I love your stitch so much. I'm very fond of frogs...this one is so sweet. RJ@stitchingfriendsforever

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  14. Ottima ricerca fatta!
    Coniglio e rana come me!
    Ti saluto!

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  15. Simpaticissimo il coniglietto! Vado pazza per ricami e decorazioni murali che raffigurano animali.

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  16. Very beutiful :-)
    A.

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