Passa ai contenuti principali

Silvia Paoli, Lost in Fashion (o la moda o la vita): recensione

Buongiorno ragazze, oggi un libro tutto rosa, dalla copertina alla trama, tutto moda e champagne, tutto da ridere ma non solo. Si parla di alta moda, sfilate, stilisti, modelle, abiti da sogno. Sono sicura che vi piacerà come è piaciuto a me.

Silvia Paoli, Lost in fashion

Silvia Paoli, Lost in Fashion (o la moda o la vita), Baldini Castoldi Dalai, Milano 2009

Genere: romanzo femminile (ma non solo)

Categoria: moda

Trama

Irene (sì! Si chiama come me!) è una giornalista di moda che si trova all'improvviso a dover prendere il posto della sua caporedattrice scomparsa nel nulla dopo un furto di gioielli. Sfilate, party, aperitivi, aerei, la vita è frenetica e stancante, bisogna essere sempre all'altezza e non solo perchè si devono indossare tacchi vertiginosi. Ma è davvero la vita che vuole? Restare sola indossando un abito firmato in un appartamento milanese? Tra un'intervista e l'altra, si iscrive ad un corso di massaggi per diventare estetista e da questo capirà molte cose...

Commento

Lo so che vi sarà venuto in mente Il diavolo veste Prada e non posso smentirvi, ci va molto vicino. Se vi è piaciuto leggete anche questo, se non vi è piaciuto vi consiglio di dargli lo stesso una possibilità: chi di noi non si è mai fermato una volta nella vita, per capire se la strada che stava percorrendo fosse quella giusta? E poi, è divertente, con uno stile fresco e frizzantino, ironico e leggero, so già che vi prenderà nonostante le sue quasi 500 pagine.

Needlework Fiction Books

C'è l'alta moda dalla prima all'ultima parola: si vede che la scrittrice viene proprio da quel mondo lì, sia come proprietà di linguaggio che per la conoscenza di abiti e stilisti. Trovo bellissima la descrizione di cosa succede nelle redazioni delle riviste più blasonate, quando le stagioni sono invertite perchè bisogna seguire le collezioni, quando si devono leggere un milione di cartelle stampa di prodotti astrusi e accattivanti, quando si deve scrivere bene e catturare il lettore, scegliere, tagliare, viaggiare, esserci ad ogni costo e sempre perfette.
 
Non si cuce e non si ricama, ma trovo che sia adatto a noi del settore, non è male conoscere qualcosa di più sul dietro le quinte dei tessuti.

Note

Il libro ha più di un decennio ma lo porta benissimo, potrebbe essere scritto ieri, con l'unica differenza che Karl Lagerfeld è passato a miglior vita e non lo si potrebbe intervistare. Quindi è comunque perfetto se volete regalarlo ad una vostra amica modaiola milanese.

Credo però che ormai lo si trovi solo nelle biblioteche o nei negozi dell'usato quindi, se lo scovate, magari a metà prezzo, prendetelo.

Commenti

  1. Ciao Irene!
    Come procedono le crocette?
    Grazie per le tue recensioni sempre interessanti i libri che ci proponi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alti e bassi, vorrei fare molto di più ma la sera proprio non riesco, quindi mi riduco qualche ora la domenica. Sto facendo un piccolo SAL e poi gli schemi per San Valentino di Durene Jones ma penso che con questo ritmo li finirò a Natale!!

      Elimina
  2. Sai Irene, già il tuo inizio in cui dici "tutto da ridere" me lo fa già piacere molto. E anche la trama è intrigante, sembra una storia piena di cose ma con leggerezza.
    Grazie di avercelo presentato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prego Rossella, ogni tanto c'è bisogno di leggerezza!

      Elimina
  3. Dai forza 💪🏻💪🏻💪🏻 vedrai che riuscirai a fare lo strofinaccio per aprile,non vedo l'ora di vederlo, le cose di S.valentino se mai saranno pronte per il prossimo anno.
    Cerco di essere costante perché vorrei smaltire il.piu possibile i ricamabili e po' fare altri lavori che sono nella lista dei To Do.

    RispondiElimina
  4. Ciao Irene, il film "Il diavolo veste Prada" mi è molto piaciuto, quindi il libro che consigli non sarà da meno... grazie a te leggo libri diversi dal solito (avventura in tutte le epoche) che mi fanno appassionare a questo mondo di stoffe, ricami e moda. Grazie

    RispondiElimina
  5. Mi hai incuriosita, così l'ho messo nell'elenco delle prossime letture!
    Grazie per la recensione :-)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Come fare fiocchi perfetti: tutorial per abbellire un ornamento

A grande richiesta oggi vi insegno a fare dei finti fiocchi perfetti (finti perché in realtà non si annodano), utili per rifinire i nostri ornamenti ricamati, presto e bene. Ovviamente i metodi sono moltissimi, questo è il mio, ma in futuro ne possiamo vedere altri. Pronte? Prendiamo il nostro ornamento che abbiamo già preparato con il nastrino per appenderlo: in questo caso io ho fatto un ornamento per l’albero di Natale, ma va bene qualsiasi altro tipo. Teniamo sottomano: un ago già infilato con una gugliata non molto lunga in tono con la nostra stoffina e annodiamo l'estremità, in modo che sia già pronto (ci servono le mani bene libere);  un paio di forbici ben affilate;  due tipi di nastro (io scelgo sempre un'organza sintetica perché costa poco ed è brillantissima, e un nastrino di raso identico a quello che ho usato per fare l’appendino) che possono essere dello stesso colore, ovvero tono su tono, o di colore diverso che si abbini con il nostro ri...

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati ...

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata ...

Simonetta Agnello Hornby, Punto pieno: recensione

Buongiorno ragazze, oggi parliamo di un libro che, rispetto a tutti gli altri che già abbiamo visto, è quasi completamente incentrato sul ricamo, sul suo valore terapeutico e mezzo di riscatto per le donne in difficoltà. Non può mancare tra le letture di chi ama ricamare. Simonetta Agnello Hornby, Punto pieno, Feltrinelli, Milano 2021 Genere: saga familiare Categoria: ricamo Trama Il volume fa parte di una trilogia (che probabilmente non terminerà qui, il finale è aperto) narrante le vicende della famiglia Sorci, iniziate con Caffè amaro e proseguite con Piano nobile . Siamo nel cuore della Sicilia nel periodo che va dalla seconda metà degli anni Cinquanta al 1992, data della strage di Capaci in cui morì il magistrato Giovanni Falcone. Una regione piena di colori e tradizioni, ma chiusa e ostaggio di comportamenti mafiosi. É su questo sfondo che Beatrice, Sara e Rachele fondano un circolo di ricamo, il Circolo del punto pieno, dove si insegna l'arte e il lavoro a donne disagiate,...

Isabel Allende, Ines dell'anima mia: recensione

Buongiorno ragazze, oggi parliamo di un famosissimo libro di Isabel Allende , scrittrice altrettanto nota, che molte di voi avranno già letto. La parte che parla di ricamo e cucito è piccolissima, ma l'ho inserito nella bibliografia perchè ha un senso che vorrei sottolineare. Isabel Allende, Ines del'anima mia, Feltrinelli, Milano 2006 Tit. orig.: Ines del alma mia Genere: romanzo storico Categoria: ricamo, cucito Trama Isabel Allende narra fatti storici realmente accaduti, reinterpretandoli attraverso gli occhi delle donne che li hanno vissuti. La protagonista di questo libro è Ines de Suarez, una figura purtroppo dimenticata ma importantissima per la storia del Sudamerica, una conquistadora che ha fondato la città di Santiago del Cile. Spagnola, vissuta nel Cinquecento, di umili origini, intelligente, passionale e virtuosa, sposa forse l'uomo sbagliato, che presto si trasferisce nelle Americhe a cercare fortuna. Cerca di raggiungerlo ma scopre che è deceduto e che non h...