Passa ai contenuti principali

Ugo Riccarelli, L'amore graffia il mondo: recensione

Buongiorno ragazze, oggi parliamo di un libro meraviglioso, mi è piaciuto davvero tanto, forse perchè l'ho sentito mio. Si parla di sartoria, ma va oltre questo, c'è tanto sentimento e dolore, e il cucito che riporta alla vita. Temi che noi conosciamo bene, e qui sono scritti magistralmente.

Ugo Riccarelli, L'amore graffia il mondo
Ugo Riccarelli, L'amore graffia il mondo, Mondadori, Milano 2015

Genere: romanzo con sfondo storico

Categoria: cucito

Trama

Siamo nell'Italia del dopoguerra, quel periodo difficile tra la prima e la seconda guerra mondiale, e Signorina è la figlia di un ferroviere di una piccola stazione di provincia del sud. Proprio nella stazione, mentre gioca tra i binari, incontra un signore con gli occhi a mandorla che, con la carta, costruisce un vestitino e le insegna a farlo: creare modelli, sarà la passione che avrà sempre. Signorina è brava a scuola, ma è una femmina e il padre non vuole farla studiare, le permette solo di imparare a fare la sarta in un atelier del paese. Ricomincia la guerra, l'atelier chiude e la vita cambia. Signorina conosce un ragazzo del nord, lo sposa e si trasferisce, ma presto si rivela inaffidabile, pieno di debiti, e il suo sogno di diventare sarta sfuma. Il colpo di grazia ai suoi sogni viene dato dalla nascita del figlio malato, che la costringerà a prendersene cura per tutta la vita, dimenticando se stessa.

Commento

Come vi ho già accennato, questo libro è bellissimo, qualsiasi donna ci si identificherà, soprattutto perchè è scritto in modo dolce e lieve, perchè l'amore e il dolore graffiano il mondo, e l'autore non vuole farlo con le parole. Descrive molto bene la condizione della donna nell'Italia dell'epoca, che vorrebbe emanciparsi, diventare qualcuno, costruire qualcosa, ma prima di tutto c'è la famiglia e, se le cose non vanno bene, sarà sempre lei a doversi sacrificare, ad annientarsi, a restare in secondo piano.

Needlework Fiction Books

Signorina scopre di avere un dono quando il signore incontrato alla stazione le insegna a fare i modelli. Ha la fortuna di lavorare in un atelier in cui si cuciono vestiti per l'alta moda. Sarà proprio la maestra, una volta chiuso il laboratorio, a regalarle i suoi quaderni pieni di modelli meravigliosi, e Signorina li custodirà gelosamente sempre. Vorrebbe aprire un suo atelier al nord, ma la cura del figlio malato le prende tutto il tempo e tutta l'anima, fino a farla cadere in una depressione profonda che inghiotte tutto. Il cucito le darà nuovamente la voglia di vivere, di creare, di avere un posto nel mondo, di provarci ancora.

Note

É scritto davvero benissimo, sensibile e profondo, vi consiglio caldamente di leggerlo. Lo potete trovare nella vostra biblioteca, oppure su mlol qui, o acquistarlo nella vostra libreria di fiducia, oppure online qui.

Commenti

  1. Grazie cara Irene per le tue recensioni.. le aspetto sempre... ho appena finito di leggere "le amiche del venerdì sera" , mi è piaciuto molto, come la trilogia della "villa delle soffe" e altri.. anche questo lo metterò nella lista. Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devo assolutamente riprenderla la saga della Villa delle stoffe! Ne ho trovate anche altre di simili, ne parlerò sicuramente, grazie Michela!!

      Elimina
  2. Ma che bella recensione Irene! Si capisce che ti è piaciuto molto. Effettivamente la storia è intrigante, sembra la storia di molti talenti di molte donne che sono stati inespressi per il peso della famiglia e per gli ostacoli spesso posti dalla famiglie stesse. Un romanzo da tenere in considerazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti Rossella, hai proprio centrato il punto, grazie mille!

      Elimina
  3. Grazie per la recensione, un libro che ho già messo nella lista di quelli che leggerò sicuramente!

    RispondiElimina
  4. Ciao Irene, che bella la tua recensione, tanto che voglio subito acquistare questo libro

    RispondiElimina
  5. Anonimo11.6.22

    L’ho letto anni fa: MERAVIGLIOSO! Bella la storia, bella la scrittura, bella la salvezza nel cucito.( Sono Dolcezze dal cellulare)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo in tutto, sono davvero felicissima di averlo letto!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La mia gallina procede!

Buongiorno ragazze e bentrovate. Come procede la vostra estate? State aspettando le vacanze? Avete dei progetti di viaggio o resterete a casa? Vi portate i ricami? Oggi vi pubblico la foto della gallina che sto ricamando per farne un cuscino: la gallina è terminata, manca la scritta sottostante, quindi penso che a breve la finirò.  Schema tratto dalla rivista Profilo punto croce, n. 6 aprile/maggio 2025 Tela Murano Zweigart Fili e Filati DMC Mouliné Che differenza fare questi ricami veloci rispetto al runner pasquale! Ho scelto una tela Murano, è così regolare che le crocette sono perfette. Visto che sono abbastanza imbranata con la macchina da cucire, e che il cuscino lo dovrò regalare quindi vorrei che fosse perfetto, non rifinirò il retro con le taschine come faccio di solito, provo un esperimento. Su Casa Cenina ho trovato questi kit (sono definiti così), con il retro del cuscino già pronto con la cerniera: basta cucirlo dietro al nostro ricamo e il gioco è fatto.  ...

Come fare fiocchi perfetti: tutorial per abbellire un ornamento

A grande richiesta oggi vi insegno a fare dei finti fiocchi perfetti (finti perché in realtà non si annodano), utili per rifinire i nostri ornamenti ricamati, presto e bene. Ovviamente i metodi sono moltissimi, questo è il mio, ma in futuro ne possiamo vedere altri. Pronte? Prendiamo il nostro ornamento che abbiamo già preparato con il nastrino per appenderlo: in questo caso io ho fatto un ornamento per l’albero di Natale, ma va bene qualsiasi altro tipo. Teniamo sottomano: un ago già infilato con una gugliata non molto lunga in tono con la nostra stoffina e annodiamo l'estremità, in modo che sia già pronto (ci servono le mani bene libere);  un paio di forbici ben affilate;  due tipi di nastro (io scelgo sempre un'organza sintetica perché costa poco ed è brillantissima, e un nastrino di raso identico a quello che ho usato per fare l’appendino) che possono essere dello stesso colore, ovvero tono su tono, o di colore diverso che si abbini con il nostro ri...

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata ...

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati ...

Runner di Pasqua a punto croce

Buongiorno ragazze, in questo caldissimo mese di giugno ho terminato il runner di Pasqua! Progetto preparato un paio di anni fa, iniziato nel gennaio di quest'anno, dopo circa 5 mesi è finito. Vi mostro anche i primi punti del cuscino che sto ricamando adesso. Infine vi metto il link ad un tutorial per creare una custodia per le forbici a forma di cocomero!  Scusate se non ho stirato la tovaglia sotto ma era troppa la voglia di fare le foto! Allora, il runner sulla rivista da cui l'ho tratto era molto più lungo, prendeva tutta la lunghezza del tavolo e le uova erano ripetute 6 volte. Bellissimo ma non ce l'avrei mai fatta! Il ricamo sarebbe durato un anno ed ero già abbastanza stanca di rifare sempre lo stesso disegno. L'effetto mi piace moltissimo, l'aver scelto una Floba superfine come tessuto e il ricamo con un filo di mouliné su due fili di trama (il mio preferito) rende il disegno quasi un acquerello. Le dimensioni sono 1 metro x 50 centimetri, l'ho rifinit...