Care ragazze,
non ci crederete ma, dopo un millennio che
avevo acquistato i materiali, ho deciso di iniziare il Christmas Snowfriends Banner di Stoney Creek! 👀 Proprio questo qui!
Ho detto iniziare eh? Sarà un lavoro lungo che mi accompagnerà per tanto tempo, ma se non lo preparo adesso (vi confesso che mi fa un po’ paura, ultimamente vado di lavori piccoli) come faccio a finirlo? Chissà che con il vostro supporto ci riesca. Lo so, lo so, Natale è passato, dovrei pensare ad altro, ma ho questo progetto che giace triste nel mio cestino, non posso più ignorarlo, ne va della mia dignità di crocettina! E quindi... tadaaaaa
Perciò statemi vicino!
Ho detto iniziare eh? Sarà un lavoro lungo che mi accompagnerà per tanto tempo, ma se non lo preparo adesso (vi confesso che mi fa un po’ paura, ultimamente vado di lavori piccoli) come faccio a finirlo? Chissà che con il vostro supporto ci riesca. Lo so, lo so, Natale è passato, dovrei pensare ad altro, ma ho questo progetto che giace triste nel mio cestino, non posso più ignorarlo, ne va della mia dignità di crocettina! E quindi... tadaaaaa
Perciò statemi vicino!
Intanto, visto che non ho altro da mostrarvi, continuiamo con la carrellata di consigli tratti dal
manuale base di ricamo. Su questi due capitoli riassumo un po’ e parlo solo di ciò
che riguarda noi crocettine: gli schemi.
Cosa ci viene in mente innanzi tutto? Beh, il copyright. Il libro è americano, ogni Paese ha la sua legislazione, tuttavia una cosa vige ovunque: gli schemi in vendita vanno comprati, quelli free possono essere scaricati ma non modificati e venduti. Detto questo, tra i designers vige un po’ di confusione: qualcuno specifica che non bisogna fotocopiare in nessun modo lo schema senza il permesso del disegnatore stesso; qualche altro scrive che si può fotocopiare solo per uso personale; altri non scrivono nulla. Le esperte consigliano di usare sempre lo schema originale oppure, se vogliamo fare una fotocopia “di lavoro”, di chiedere cortesemente il permesso al disegnatore. Beh, allora, non so, mi sembra un po’ esagerato inondare di richieste i disegnatori per una fotocopia personale che ci agevola il lavoro, penso che la facciamo tutte, no? Che sia implicito, una volta che acquistiamo lo schema, che se è stampato troppo piccolo e abbiamo bisogno di ingrandirlo, oppure non vogliamo rovinare l’originale, che una copia sia lecita. Tanto poi, una volta finito il lavoro, verrà distrutta. Personalmente, tendo ad usare quasi sempre l’originale, soprattutto se lo schema è a colori: la fotocopiatrice li falsa e faccio fatica a distinguerli. Ma i libri… quelli belli da collezione, si rovinano a tenerli aperti, e poi spesso prendo appunti, quindi la fotocopia personale ci sta.
A tal proposito, un consiglio per chi pastrocchia gli schemi e segna i progressi: usate la matita, non penna o pennarello. Perché capita di sbagliare e, se dobbiamo disfare un pezzo, almeno possiamo cancellare i nostri segni con la gomma senza fare confusione.
Il libro passa poi ad elencare i metodi per trasferire lo schema sulla tela, riferendosi al ricamo tradizionale. Lo tralascio sottolineando solo un fatto, perché spesso le penne con l’inchiostro che svanisce con l’acqua o con il calore le usiamo anche noi per tratteggiare la stoffa: stiamo bene attente alle penne che usiamo, perché alcune, anche se al momento sembrano svanire, in realtà non vanno via completamente o permanentemente, quindi scegliamo materiali di qualità e ben testati (casomai facciamo delle prove). Ad esempio: in rete consigliano la biro Frixion (si trova anche nei supermercati nel reparto cancelleria), ma pochi specificano che sarebbe meglio usarla con l’inchiostro rosso o nero, non blu (non svanisce permanentemente). Secondo voi, io di che colore l’ho comprata? 😒 Ecco.
A questo punto, passiamo ad un argomento correlato: personalizzare lo schema o farne uno proprio.
Regola fondamentale: usiamo fili, tele e punti che ci
piacciano veramente! Se odiamo un ricamo, un colore o altro, cambiamolo! Ed
eccoci al nocciolo della questione: seguire pedissequamente ciò che consiglia
il designer o fare di testa nostra? Possiamo sicuramente rendere più “nostro”
un ricamo, ma se cambiamo, ad esempio, il colore di un filo, facciamo bene
attenzione che abbia lo stesso valore dell’altro nel disegno, che non lo
stravolga (ad esempio, se è un giallo che deve creare un punto luce, come un
raggio di sole, se mettiamo un marrone non avremo lo stesso effetto). Raduniamo
tutti i fili consigliati e guardiamo che effetto fa l’insieme. Poi sostituiamo
la matassina che non ci piace con quella nuova: ci soddisfa oppure no? Ne
dobbiamo cambiare altre per avere lo stesso risultato? Sapete che un solo
colore può accrescere il valore del ricamo ma anche rovinarlo? Perciò pensiamoci
bene e quando facciamo le nostre ipotesi, accostiamo un capo di filo alla tela,
non tutta la matassina, con la luce il colore del filo singolo cambia.
Un grandissimo aiuto arriva dalle cartelle colori: anni fa io ho comprato la cartella DMC (dopo varie ponderazioni, non è che costi pochissimo, eh? E ho preso la DMC essendo il filato che uso di più, non per motivi di qualità ma puramente economici) ed è il miglior acquisto che abbia mai fatto. Mi aiuta, non solo nei cambi di colore, ma anche ad acquistare meno, usando colori simili invece di fili che non ho. Un aiuto fondamentale lo possiamo avere anche dalle amiche ricamatrici, spesso più esperte di noi, chiediamo consiglio, facciamo sondaggi! (Tra l’altro, è pure un piacere).
Un grandissimo aiuto arriva dalle cartelle colori: anni fa io ho comprato la cartella DMC (dopo varie ponderazioni, non è che costi pochissimo, eh? E ho preso la DMC essendo il filato che uso di più, non per motivi di qualità ma puramente economici) ed è il miglior acquisto che abbia mai fatto. Mi aiuta, non solo nei cambi di colore, ma anche ad acquistare meno, usando colori simili invece di fili che non ho. Un aiuto fondamentale lo possiamo avere anche dalle amiche ricamatrici, spesso più esperte di noi, chiediamo consiglio, facciamo sondaggi! (Tra l’altro, è pure un piacere).
E se volessimo invece cambiare il colore della tela? Certo che possiamo farlo, ma teniamo presente che, probabilmente, dovremmo cambiare anche i colori dei fili!
Ricordiamoci inoltre che, se ricamiamo un cuscino, che dovrà quindi essere lavato più volte, non dobbiamo usare fili tinti a mano, perdono il colore! Teniamoli piuttosto per i quadri.
Ora torniamo un attimo al copyright: se facciamo qualche modifica allo schema, anche solo un cambio di colore, questo non ci porta a diventarne proprietari eh? Non diventa il “nostro” schema e quindi non possiamo venderlo o diffonderlo. E se abbiamo tempo, mandiamo la foto della nostra opera al disegnatore, la apprezzerà molto! (Non ho ancora conosciuto nessuno che mi abbia criticato per aver personalizzato un ricamo).
Allora, questi piccoli appunti, vi sono utili? Prossimamente arriveranno anche gli altri, e teniamo a mente che ricamare dev’essere una gioia, non una frustrazione, quindi niente fretta e tanto relax! Anche perchè, non so voi, ma questa fine anno per me è veramente frustrante, me ne sta succedendo una al giorno! E il bello è che avevo preso ferie per riposarmi! Ma ce la faremo! 😃
Causa connessione ballerina non riesco tanto a girare per i vostri blog, ma rimedierò sicuramente.
ciao e buon ricamo. Buona continuazione delle feste.
RispondiEliminaIrene cara, molto bello il progetto che hai iniziato e che ti accompagnerà per quest'anno fino al prossimo Natale! Certo che ti seguirò con interesse, come sempre.
RispondiEliminaE grazie ancora per le notizie che ci offri.
Un abbraccio Susanna
È impegnativo ma vale tutte le X-ette. Io ho aperto il mio blog lavorando il banner, e ci ho messo tutto l'estate per qui adesso sei più in tema di come ero io.
RispondiEliminaBuone X-ette, di certo ti tengo d'occhio e tropo belo per farmelo sfuggire durante il lavoro.
Un caro saluto,
Oh, what a great project you chose for next year's stitching. Stoney Creek has been one of my favourite designers, I always have one of their projects on the go.
RispondiEliminaGood points you are mentioning about copyright etc.
Che bel progetto hai deciso di iniziate non vedo l ora di vedere i tuoi progressi .
RispondiEliminaBuon anno
Ciao Irene,
RispondiEliminati sei imbarcata in un lavoro bello tosto, ma sono sicura che riuscirai a portarlo a termine per il Natale 2017.
Beautiful start, I love your fabric choice!
RispondiEliminaLovely start , Happy New Year .
RispondiEliminaBello il banner! Il mio al momento è appeso fuori dalla porta!!
RispondiEliminama sì che ce la fai dai!
RispondiEliminaPiękny baner - powodzenia!
RispondiEliminaHai scelto un super ricamo, anche io quest'anno ho scelto un ricamo stoney creek... un ricamo che mi terrà impegnata un bel po'. Buon inizio anno a te ed alla tua famiglia
RispondiEliminaaccipicchia! bello impegnativo...ti farà compagnia nel 2017....auguri
RispondiEliminaYour new start looks so wonderful.
RispondiEliminaAll the best for upcoming new year!
Che meraviglia di ricamo hai iniziato...il prossimo Natale saremo tutte qua a vederlo finito!!grazie per la lezione sempre interessante e utile!!auguri di cuore per il nuovo anno!!
RispondiEliminawow! che ricamo impegnativo, ma ce la farai, vedrai!
RispondiEliminabuon anno!
Brava io non riesco a prendere in nano lavori così impegnativi, sono certa che c'è la farai alla grande.....e grazie per i consiglio, buon anno! MGrazia
RispondiEliminaIrene!!!! intanto auguri di un crocettoso 2017!! e poi complimentissimi per il meraviglioso ricamo che hai iniziato... è stupendo!!! mi piacerebbe tanto farlo...e chissà che prima o poi non mi butti anch'io in quest'avventura...intanto ammiro i tuoi progressi ;)
RispondiEliminae poi ... ancora grazie! per i consigli che sono sempre preziosi ;)
un abbraccio affettuoso
<3
Great new choice!
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