Questa è la storia di come un piccolo fallimento può essere rimediato con creatività. Sì, perché il quaderno rivestito che vedete nella foto, nella mia idea, non doveva essere così ma, complice l’imbranataggine con la macchina da cucire e, diciamolo, la mancanza di voglia di rifinire in modo complicato, alla fine è venuto carino lo stesso, vero?
La Kokeshi è una tipica bambolina giapponese.
Vi confesso che il ricamo lo avevo terminato da parecchio tempo: iniziato appena Piki lo aveva pubblicato free sul suo blog (lo trovate qui e, dato che ci siete, date un’occhiata al sito e ai lavori di Chiara, ha una semplicità così elegante che la invidio tanto!), già si era rivelato un po’ impegnativo perché lo volevo fare piccolino, quindi l’ho ricamato 1 su 1 con un filo di mouliné su lino 11 fili.
Vi confesso che il ricamo lo avevo terminato da parecchio tempo: iniziato appena Piki lo aveva pubblicato free sul suo blog (lo trovate qui e, dato che ci siete, date un’occhiata al sito e ai lavori di Chiara, ha una semplicità così elegante che la invidio tanto!), già si era rivelato un po’ impegnativo perché lo volevo fare piccolino, quindi l’ho ricamato 1 su 1 con un filo di mouliné su lino 11 fili.
È stato quando ho visto il risultato che mi è venuta voglia di farne la copertina di un quaderno, ne ho trovato uno perfetto proprio in tono! Ho scaricato una miliardata di tutorial per ricoprirlo di stoffa e mettere il ricamo sulla facciata. Okay. Fatto questo mi sono spaventata, non pensavo di essere in grado di farlo e quindi ho messo via tutto in attesa di tempi migliori. Non ditemelo, non si fa così!
Determinata a crearlo durante le vacanze estive, ho ripreso in mano i tutorial, me li sono studiati e ristudiati e niente, un po’ le complicazioni, un po’ il caldo, un po’ che non avevo il tessuto adatto, ho rinunciato. E ho scelto la via più facile: ho fatto una cornice al ricamo in modo che non sfilasse, l’ho ritagliato e filo e l’ho incollato sulla copertina. Bene ma non benissimo.
Lo so, avrei dovuto provarci, ma proprio non ce n’era, vi giuro! E, tutto sommato… sapete che mi piace anche così? Se vi ho dato un’idea ne sono felice, anche i miei piccoli fallimenti possono servire a qualcosa! L’importante è non abbandonare i ricami non finiti. E, soprattutto, non lasciarsi scoraggiare!
Petite Kokeshi, schema di Piki scaricabile free quiLino Cashel Zweigart 28 count, colore bianco
Mi piace moltissimo il risultato semplice ma di grande effetto, ti capisco io con il cucito non vado d'accordo ☹️,ho sempre paura di sbagliare o di non riuscire a portare a termine un lavoro o che alla fine il risultato non sia bello e preciso come quello visto on-line ...e così rinuncio .
RispondiEliminaIl tuo lavoro mi piace è semplice pulito complimenti .
A me pare che il quaderno sia venuto benissimo Irene! Il contrasto tra la tela e il cartone della copertina mette il ricamo in maggior evidenza. Delizioso
EliminaThe simlicity of the finish works so well with the simplicity of the stitch. Beautiful!!!
RispondiEliminaDavvero carinissima la kokeshi, mi riprometto di ricamarne una anche io
RispondiEliminaA me piace molto. A volte è meglio cambiare obiettivo!
RispondiEliminaHow sweet , I must stitch this one.
RispondiEliminaSehr süß, das kleine Mädchen.
RispondiEliminaLiebe Grüße Manuela
What a pretty design and you found the perfect colour of notebook for your finish!
RispondiEliminaBellissima Irene la tua bambolina, ed anche la finitura, sapendo che sei partita da un fallimento, ci sta benissimo...
RispondiEliminaMa che carina questa bambolina giapponese, cara Irene. E da un errore è venuto fuori un vero gioiellino!!!
RispondiEliminaBaci e buon fine settimana
Susanna
Che bel lavoro, mi piace molto com'è venuto il quaderno, la bambolina è carinissima!
RispondiEliminaUn saluto e buon w.e.
Molto carina questa kokeshi e sta proprio bene sul quaderno rosa. Bravissima Irene
RispondiEliminaChe tenera questa kokeshi! Bello anche come l’hai rifinito, niente male. Brava come sempre 🥰
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