Care amiche, so che il titolo vi avrà incuriosito. Di cosa parleremo? Dell’uso che possiamo fare dei social per il ricamo. Lo faremo, naturalmente, dal punto di vista delle dilettanti, delle appassionate, non certo delle professioniste che sono obbligate ad usare i canali digitali per farsi conoscere. Vedremo in cosa i social ci possono aiutare e come usarli al meglio. Partiamo?
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Questo è un post strettamente personale, basato sulla mia esperienza, quindi non riguarderà tutto il panorama mondiale dei social, ma quelli più importanti e che frequento. Per altri aspetto le vostre opinioni e consigli.
Allora ragazze, non è stata l’epidemia Covid-19 a renderci digitali, lo eravamo anche prima e sapete perché? Semplicemente per il motivo che, rispetto al passato, ci sono meno circoli di ricamo vicini a noi, o amiche appassionate, o luoghi di ritrovo. Siamo donne moderne ma di condivisione ne abbiamo sempre bisogno, anche per un’attività apparentemente silente e solitaria come la nostra.
Ci sono i pro e i contro, li metterò per ognuno dei social. Per tutti, devo dire che il pro è che ci allargano le conoscenze di tecniche, designers e amiche; il contro è che inconsciamente ci invogliano a comprare e, diciamocelo, rischiamo di perderci troppo tempo.
Vi ho fatto l’analisi dei blog, di Facebook, di Instagram, di Bloglovin, di Pinterest, di Youtube. Come vedete manca sicuramente Twitter semplicemente perché non lo uso (ho provato a guardare i post con hashtag #crossstitch e #embroidery e ho visto che i tweet sono tantissimi, quindi c’è una folta comunità di ricamine), non so bene perché, mi è sempre sembrato un social più professionale e nessuno mi ha mai chiesto di iscrivermi o di seguirlo lì. Stessa cosa per Tumblr, che è una specie di microblogging, mai iscritta e poco consultato. Se voi ne avete esperienza raccontatelo pure nei commenti.
Bene, andiamo in ordine alfabetico e in questo post parliamo di: blog, Bloglovin e Facebook.
Blog
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So cosa starete pensando, che sia un metodo di condivisione vecchio e che stia scomparendo a favore di metodi più veloci. Io invece credo di no, e non solo tra noi “vecchie”, penso che anche le ragazze giovani troveranno la voglia di essere più complete, più lente, metodiche e di scrivere. Ci siamo abituate, siamo ricamatrici, no?
Allora, vale la pena avere un blog di ricamo personale? Io sono di parte, il mio blog lo amo molto, ci sono affezionata. Non nascondo che sia abbastanza dura portarlo avanti tra tutti gli impegni, tuttavia, se voglio rileggermi, è qui che mi cerco. Perciò, se già lo avete e vi fa piacere portarlo avanti, fatelo. Se invece lo avete chiuso perché era diventato un peso, è ovvio che non vi possa dire altro che: avete fatto bene, è una passione, non una croce.
Tuttavia se state pensando di crearlo, vi voglio dire: provate. Fatelo usando le versioni Blogger o Wordpress gratuite, in modo che non ci perdete denaro. Fatelo con un po’ di pianificazione (ci sono tanti siti che vi spiegano come iniziare), con le idee bene chiare in testa e con metodo, in modo da non abbandonare dopo due post.
Perché farlo? Perché è il mezzo social più completo, che raggiunge le persone anche dopo tanto tempo, che vi dona calma e amicizie più discrete e lunghe e quello, vi accorgerete, in cui sarete davvero voi stesse. Diventerà la vostra casa virtuale, da riempire con i vostri pensieri e i vostri meravigliosi ricami (e perché no, ricette, o letture, quello che volete). Qui non è importante l’audience, il numero dei followers, quello che è importante siete voi.
- Pro: è il mezzo più curato e completo dove mostrare voi stesse oltre ai vostri lavori
- Contro: ci vuole impegno e costanza
- Consiglio: se siete in un periodo di riordino di ricami, ricordi e mente, provate a scriverne qualche pagina. Se ve ne innamorate, fa per voi.
Bloglovin
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Allora, torniamo indietro nel tempo di qualche anno. Chi ha Blogger sa che se voleva seguire un altro blog, bastava che si aggiungesse ai feed dell’altro premendo semplicemente un tastino: da quel momento in poi, tutti i blog che l’utente seguiva, venivano riportati in un gadget del proprio. In questo modo li aveva tutti sott’occhio, comparivano gli aggiornamenti e non si perdevano le amiche. Ad un tratto Blogger ha deciso di dismettere questa pratica e siamo andate tutte nel panico: l’unico modo per non perdersi era quello di iscriversi a un sito che faceva qualcosa di simile, Bloglovin, appunto.
Funziona con i feed, quindi ogni volta che aggiorniamo il blog compare una parte del post anche nella nostra pagina lì. Inoltre abbiamo la possibilità di seguire allo stesso modo i blog delle amiche diventandone follower. Il sistema stesso ci suggerisce di seguire altri blog simili. Io ci sono e sono qui. Ma non l’ho mai usato più di tanto, perché ormai avevo già il mio giro di amiche di blog e riuscivo a farlo dai commenti ai miei post.
Però, guardate, è gratuito, basta iscriversi e fa tutto da solo in automatico. Non vi costa né denaro né fatica quindi tra il non esserci e l’esserci, beh, siateci se vi fa piacere. Da qualche sbirciatina ogni tanto ho conosciuto blog nuovi, quindi vale la pena.
- Pro: basta iscriversi e non occorre alcuna manutenzione. Si possono vedere tutti gli aggiornamenti dei blog che seguiamo. Si possono conoscere blog affini.
- Contro: è un po’ noiosetto, non c’è interazione, col tempo perdete interesse.
- Consiglio: iscrivetevi, non costa nulla e non vi arriva spam.
Inutile che vi spieghi cosa sia, no? È stato il social network per eccellenza e anche ora che sembra sia un po’ superato, mantiene sempre il suo appeal. Ora, si può scegliere di esserci con il solo profilo personale (nome e cognome reali), oppure di creare un profilo ad hoc per i propri ricami magari con il nome del blog (non si potrebbe ma molte lo fanno), oppure si può creare una pagina apposita. Io ho il profilo e la pagina.
Perché ho scelto di fare così? Perché il profilo lo uso per cose personali e per lavoro, la pagina è tutta dedicata ai miei ricami e alla condivisione dei miei post o di schemi degli altri. Mi sembra che in questo modo le cose siano più chiare. La mia pagina è gratuita, non è una business perché non sono una disegnatrice e non vendo i lavori, quindi non pago nulla.
La gestisco in modo molto blando: condivido i post del blog quando li pubblico, condivido post di altre ricamine che mi piacciono, condivido gli schemi free che i designer pubblicano. Non mi richiede troppo sforzo e vedo che molte amiche preferiscono seguirmi lì piuttosto che venirmi a cercare ogni volta nel blog.
La cosa bella di Facebook, secondo me, sono i gruppi: quasi tutti i designers ne hanno uno proprio, dove propongono SAL, giochi o ricami in compagnia. Poi ci sono i gruppi spontanei creati tra amiche (virtuali e non) o appassionate di una tecnica o di uno stile. Una volta era possibile parteciparvi solo con il profilo personale, ora lo si può fare anche a nome della pagina.
Il numero di followers che ho è il più alto di tutti gli altri social: mi ha fatto capire, quindi, che è quello che vi raggiunge di più.
Se non siete iscritte e non avete intenzione di partecipare ai gruppi, potete anche farne a meno perché le pagine dei blog e dei designers sono aperte, cioè possono essere viste da tutti. Potete quindi segnarvi gli indirizzi e andare a vederle ogni tanto.
Una volta essere su Facebook serviva per far conoscere meglio il blog e aumentare l’audience: ecco, perché questa cosa funzioni, dovete curare molto bene la vostra pagina ed essere sempre presenti, farvi vedere ovunque. Altrimenti la maggior parte delle persone legge cosa scrivete lì e lì si ferma.
Vale la pena? Sì, con moderazione.
- Pro: si conoscono tante persone da tutto il mondo. Inoltre, grazie ai suggerimenti del sistema, si scoprono persone affini e gruppi interessanti.
- Contro: è un business, quindi il sistema tende a farvi vedere post sponsorizzati e pubblicità prima di quelli delle vostre amiche. Inoltre gli algoritmi tendono a farvi vedere solo le pagine cui mettete i Mi piace, nascondendovi le altre. Vedere tanti designer, mercerie, negozi, materiali, vi invoglia a comprare. È un mangia tempo: senza accorgervene ci passate delle ore, ore che avreste potuto impiegare ricamando.
- Consiglio: se avete scelto di esserci, con profilo personale o con la pagina, per non passarvi sopra le giornate, datevi un tempo limite, o delle finestre di breve durata. Non eccedete, non esagerate.
Per ora ci fermiamo qui. A fine settembre vedremo Instagram, Pinterest e Youtube.
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Coming soon…
Prossima settimana ricamo, restate connesse!
Ciao Irene come al solito post molto interessante,ho aperto un blog perché tra le mie amiche o conoscenti nessuna ha la passione per il punto croce e per nessun altro hobby che riguarda fili ,tele gomitoli ecc, mi sentivo po' sola avevo bisogno di qualcuno con cui confrontarmi,così ho aperto il mio blog e anche sefse è da mesi personalmente lo preferisco (ho blogloving ma nn lo utilizzo mai e nn lo consulto sinceramente non ricordo neanche come fare a visualizzarlo 🙄) forse perché si riesce a "conversare " e se chiedo un consiglio dal blog riesco ad avere molte risposte dalle mie amiche virtuali il blog è come fare una chiacchierata a casa con le amiche davanti a una tazza di tè .
RispondiEliminaPoi mio figlio mi ha convinto ad iscrivermi a IG e mi piace mi diverte trovo moltissime cose che mi piacciono idee ricami ma trovo questo social un po' freddino meno intimo forse meno indicato per chiedere o ricevere consigli , forse mi sbaglio?,sarà perché spesso il fattore linguistico non aiuta qui ci sono ricamine da ogni parte del mondo e il traduttore non sempre aiuta.
Non penso di iscrivermi ad altri social due sono già molto per me ed ultimamente sono fermata con i post con i ricami meglio non mettere troppa carne al fuoco!
Un abbraccio 😊
Di tutti i social che hai menzionato, nonostante io sia iscritta ad ognuno di essi utilizzo blogger, Instagram, pinterest e YouTube, mi piace scrivere sul blog, è un momento di assoluto relax quello che mi concedo quando leggo i vostri post... Facebook l’ho solo per i gruppi di ricamo e varie cose di lavoro. Il mio preferito rimane Instagram ma non abbandoneró mai il blog, ho troppi ricordi... grazie per questa bella recensione e aspetto di leggere il resto 😊
RispondiEliminaIo sono molto affezionata ai blog, per i motivi che hai ben descritto tu. Come social, sono stata in facebook fino ad alcuni anni fa, ma non mi piaceva, portava via tempo inutilmente e alla fine mi sono cancellata. Ho instagram ma l'ho usato veramente solo nel periodo lockdown perchè la palestra ci metteva le lezioni di ginnastica, e ogni tanto, ma raramente, uso pinterest. Bloglovin non lo conosco. Non sono un tipo molto "social". I blog invece sono per me come delle case virtuali di amiche che posso andare a trovare, e c'è un aspetto creativo anche nel costruirli (template, header ecc...), ognuno a proprio gusto e personalità, proprio come fossero la struttura e l'arredamento di queste casette virtuali. Inoltre, sui blog è facile tornare a post passati, mentre sui social i post si perdono anche se restano lì. Ho apprezzato le tue interessanti osservazioni su tali mondi virtuali.
RispondiEliminaCaspita come sei aggiornata! io leggo sempre molto volentieri i blog, e concordo sul fatto che contribuiscono a creare una rete di contatti un po' più duratura e affezionata rispetto a piattaforme come twitter o instagram. E' molto vero quello che scrive Niviane qui sopra: i blog sono un po' come case virtuali ed è piacevole visitarle, rileggere i post, ritrovare informazioni. Gli altri canali sono troppo 'rapidi' per permettere questo tipo di scambio.
RispondiEliminaPersonalmente non uso praticamente nessun social, ma credo sia questione di carattere. Bloglovin non ho mai capito bene come funzioni - anche se quando blogger ha cambiato qualcosa vi avevo inserito il mio blog come era stato raccomandato. Mi manda regolarmente un aggiornamento sui followers e i nuovi blog ma mi dimentico sempre di guardarlo!
Mi hanno detto che molte designers si stanno attrezzando per spostare i loro retreats su piattaforme online come Zoom. Chissà, magari così si potrà partecipare a questi eventi senza problemi di aerei, alberghi etc. Sicuramente più persone avranno la possibilità di intervenire.
Un abbraccio e grazie per questo post :)
A great post! I love your blog. Your content is very interesting < 3
RispondiEliminaVery interesting analysis, Irene! I am not on FB, but enjoy Instagram. However, I do agree that to get a full picture of our stitching, blogging is the best format. I've really enjoyed interacting with fellow bloggers since I began my blog back in 2009 and I love having that history to go back and read about anytime I want to :)
RispondiEliminaCara Irene, ho letto il tuo post e...ho la conferma di essere davvero una marziana ma anche una donna preistorica! Mi limito ad aggiornare saltuariamente il mio blog e non ho tanto tempo né voglia di sperimentare nuovi social. Trovo tutto troppo complicato ed impegnativo. Ma è un mio problema 😉ne sono conscia.
RispondiEliminaUn abbraccio Susanna
Good write up.
RispondiEliminaI stayed with blogging I love the friendships I made in the past few years .
I feel it's more of a family with stitching friends .
And It really takes no time to put it on , you can make it long or short .
It quick and that's all I do , the rest of my time is spent on my stitching .