Passa ai contenuti principali

Elena Pigozzi, L'ultima ricamatrice: recensione

Buongiorno ragazze, oggi letture! Vi parlerò di un libro che voi avrete sicuramente già letto, ma può essere un buon suggerimento per qualcun'altra, anche se... poi vi dirò la mia perplessità. Si tratta de L'ultima ricamatrice di Elena Pigozzi che ho inserito ovviamente nella mia bibliografia.

Elena Pigozzi, L'ultima ricamatrice, Piemme, Milano 2020

Genere: romanzo femminile

Categoria: ricamo e cucito

Trama

In una casa nel bosco vive Eufrasia, ricamatrice settantenne rimasta sola. Un giorno bussa alla sua porta Filomela, una giovane ragazza che le chiede di insegnarle a ricamare e di cucire il suo corredo da sposa: Eufrasia accetta ben sapendo che quelli saranno i suoi ultimi ricami. Le ore scorrono lente, insegnando punti e rimediando agli errori e parlando, raccontando la propria vita, quella della madre, della nonna e della bisnonna, tutte ricamatrici e donne in un mondo ostile e crudele.

Commento

La scrittura della Pigozzi è elegante e accuratissima, sembra essa stessa un ricamo su seta, fatto con parole scelte con cura. Si legge quindi piacevolmente e velocemente essendo di poche pagine. Tuttavia devo fare un commento personale: forse l'ho letto nel momento sbagliato, ma l'ho trovato troppo triste. Ogni donna ha i suoi dolori e i suoi lutti, ma queste ricamatrici sono piene di sofferenza, solitudine e malinconia, sempre chine sul loro telaio, non riescono ad essere felici se non in brevi tratti. É un'atmosfera troppo cupa. 

Needlework Fiction Books

Non può mancare nella bibliografia, si parla di ricamo, di punti, di attrezzatura, di predisposizioni, di ore, di concentrazione, di perfezione. Non so se l'autrice sia una ricamatrice o si sia documentata, è molto veritiera. Sulla tela riportiamo noi stesse, i nostri stati d'animo, la nostra storia e la nostra firma. Non stiamo scomparendo, forse ci si vede meno ma siamo una folta comunità che si riunisce e cerca il calore nelle parole delle altre.

Note

É un romanzo veramente femminile, gli uomini sono solo piccole comparse e quasi sempre sono figure deboli o negative. Penso che sarebbe un bel regalo per un'appassionata di ricamo, a patto che sia allegra e gioiosa, altrimenti un po' si deprime.
 
Lo potete trovare nella vostra biblioteca o libreria di fiducia, oppure online in versione cartacea o ebook.
 
Consigliato ma con avvertenze, potrebbe essere emotivamente pesante.

Commenti

  1. lo devo cercare, mi ispira titolo e copertina!
    Barbara

    RispondiElimina
  2. Io non riesco più a trovare il tempo per leggere...alla sera crollo esausta e al giorno non ho un minuto libero.

    RispondiElimina
  3. Che bello cara Irene, mi piace proprio l'aspetto intimista e malinconico che sottolinei.
    Lo metto nella mia Lista dei Desideri.
    Un grande abbraccio Susanna

    RispondiElimina
  4. Metterò anche questo nella mia lista dei libri che mi piacerebbe leggere,anche se la storia è triste,sto cercando di essere costante nella lettura (complice il fatto che mio figlio x natale mi ha regalato un libro) nel ricamo e con l'attività fisica (sto facendo yoga seguendo qualche video su YouTube) ma nn sempre ci riesco ci sono giornate di inattività .
    Grazie mille per i tuoi consigli

    RispondiElimina
  5. L’ho comprato tempo fa, l’ho letto e... ho avuto la tua stessa perplessità, troppo triste mi piace la parte che parla di ricamo e attrezzatura ma in effetti troppo triste

    RispondiElimina
  6. messo in lista! grazie

    RispondiElimina
  7. Hmm triste? In questo periodo evito... grazie comunque, sempre utili i tuoi consigli Woody

    RispondiElimina
  8. Grazie infinite per questa recensione, il libro sembra alquanto interessante anche se triste, lo metto nella lista dei libri da leggere.
    Buon san Valentino.

    RispondiElimina
  9. Dall'immagine di copertina non si direbbe triste. Buona giornata con un sorriso.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Come fare fiocchi perfetti: tutorial per abbellire un ornamento

A grande richiesta oggi vi insegno a fare dei finti fiocchi perfetti (finti perché in realtà non si annodano), utili per rifinire i nostri ornamenti ricamati, presto e bene. Ovviamente i metodi sono moltissimi, questo è il mio, ma in futuro ne possiamo vedere altri. Pronte? Prendiamo il nostro ornamento che abbiamo già preparato con il nastrino per appenderlo: in questo caso io ho fatto un ornamento per l’albero di Natale, ma va bene qualsiasi altro tipo. Teniamo sottomano: un ago già infilato con una gugliata non molto lunga in tono con la nostra stoffina e annodiamo l'estremità, in modo che sia già pronto (ci servono le mani bene libere);  un paio di forbici ben affilate;  due tipi di nastro (io scelgo sempre un'organza sintetica perché costa poco ed è brillantissima, e un nastrino di raso identico a quello che ho usato per fare l’appendino) che possono essere dello stesso colore, ovvero tono su tono, o di colore diverso che si abbini con il nostro ri...

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata ...

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati ...

Simonetta Agnello Hornby, Punto pieno: recensione

Buongiorno ragazze, oggi parliamo di un libro che, rispetto a tutti gli altri che già abbiamo visto, è quasi completamente incentrato sul ricamo, sul suo valore terapeutico e mezzo di riscatto per le donne in difficoltà. Non può mancare tra le letture di chi ama ricamare. Simonetta Agnello Hornby, Punto pieno, Feltrinelli, Milano 2021 Genere: saga familiare Categoria: ricamo Trama Il volume fa parte di una trilogia (che probabilmente non terminerà qui, il finale è aperto) narrante le vicende della famiglia Sorci, iniziate con Caffè amaro e proseguite con Piano nobile . Siamo nel cuore della Sicilia nel periodo che va dalla seconda metà degli anni Cinquanta al 1992, data della strage di Capaci in cui morì il magistrato Giovanni Falcone. Una regione piena di colori e tradizioni, ma chiusa e ostaggio di comportamenti mafiosi. É su questo sfondo che Beatrice, Sara e Rachele fondano un circolo di ricamo, il Circolo del punto pieno, dove si insegna l'arte e il lavoro a donne disagiate,...

Runner di Pasqua a punto croce

Buongiorno ragazze, in questo caldissimo mese di giugno ho terminato il runner di Pasqua! Progetto preparato un paio di anni fa, iniziato nel gennaio di quest'anno, dopo circa 5 mesi è finito. Vi mostro anche i primi punti del cuscino che sto ricamando adesso. Infine vi metto il link ad un tutorial per creare una custodia per le forbici a forma di cocomero!  Scusate se non ho stirato la tovaglia sotto ma era troppa la voglia di fare le foto! Allora, il runner sulla rivista da cui l'ho tratto era molto più lungo, prendeva tutta la lunghezza del tavolo e le uova erano ripetute 6 volte. Bellissimo ma non ce l'avrei mai fatta! Il ricamo sarebbe durato un anno ed ero già abbastanza stanca di rifare sempre lo stesso disegno. L'effetto mi piace moltissimo, l'aver scelto una Floba superfine come tessuto e il ricamo con un filo di mouliné su due fili di trama (il mio preferito) rende il disegno quasi un acquerello. Le dimensioni sono 1 metro x 50 centimetri, l'ho rifinit...