Passa ai contenuti principali

Madeleine St John, Le signore in nero: recensione

Buongiorno ragazze, bentrovate. Come vi avevo detto lavoro poco con l'ago ma leggo tanto e quindi eccomi a parlarvi di un libro carino, apparentemente leggero, perfetto da borsa da spiaggia e ombrellone o da fresca baita di montagna. Parliamo di moda (alta moda) e quindi l'ho inserito nella bibliografia.

Madeleine St. John, Le signore in nero

Madeleine St John, Le signore in nero, Garzanti, Milano 2019

Tit. orig.: The Women in Black

Genere: romanzo rosa di formazione ed emancipazione

Categoria: alta moda

Trama

Nella Sydney fine anni Cinquanta, esiste Goode's, un grande magazzino di abbigliamento, nel quale si trovano un reparto abiti da cocktail e uno di modelli esclusivi. Siamo a Natale (in Australia il Natale è estate quindi si va in spiaggia) e in attesa del delirio dei saldi invernali. Le signore in nero sono le commesse, indossano la divisa nera e sono elegantissime. Tra loro c'è Magda, straniera, sofisticata, che si occupa dei modelli firmati; Lisa, studentessa che vuole finanziarsi l'università; Patty in crisi con il marito, e via via tutte le altre. La vita non è fatta di solo lavoro e le loro storie si intrecciano.

Commento

So cosa state pensando: vi ricorda le fiction Commesse o Il paradiso delle signore. Sì, la narrativa è quella, però vi assicuro che questo libro non è banale: innanzi tutto veniamo a scoprire un'Australia davvero moderna per quei tempi, con donne che lavorano e possono anche studiare per fare carriera. Poi devo dire che la scrittrice è proprio brava, usa l'ironia per parlare con leggerezza di problemi pesanti, come quelli di coppia, ad esempio. Perciò è scorrevole e lieve e si ride pure!

Rispetto ad altri romanzi del genere, inoltre, qui si parla dell'emancipazione femminile descrivendo il percorso della ragazzina studentessa che non solo è intelligente e si farà strada nella vita con lo studio, ma che diventa una donna, impara a vestirsi, a riconoscere eleganza e qualità.

Needlework Fiction Books

Abiti, abiti, abiti, Dior, Celine, tutte le più importanti firme. Se ne parla più in chiave di vendita che di sartoria, ma mi piace moltissimo come viene descritto l'inventario dell'epoca e l'organizzazione dei saldi invernali. 
 
E poi una cosa, un episodio che secondo me è molto vero: la studentessa, tra gli abiti firmati che riordina, ne vede uno di cui si innamora perdutamente. Lo prova e indossandolo si sente diversa, si sente donna, si sente finalmente se stessa. É una sensazione che proviamo tutte prima o poi, è quello che chiamiamo il nostro stile.

Note

Non voglio crearvi troppa aspettativa, potrei deludervi, so che a molte non è piaciuto, ma ha una leggerezza perfetta per l'estate. Leggerezza non è un termine spregiativo, è il miglior modo per vivere.

Lo potete trovare nella vostra biblioteca preferita sia in versione cartacea che digitale, nella vostra libreria di fiducia (in questo periodo ci sono molti sconti), oppure lo potete acquistare online in versione cartacea e digitale (vi metto i link di amazon ma scegliete il negozio in base ai vostri gusti e devices).

Ne è stato tratto un film, non ancora tradotto in italiano, ma guardate qui il trailer, è davvero carino!

Commenti

  1. un libro deve avere la copertina che mi attira, di solito in biblioteca lo prendo in mano e sento che sensazioni mi dà.
    Questo non mi dice nulla, sarà la copertina troppo semplice?
    Barbara

    RispondiElimina
  2. Mi ricordo il trailer ....e quando l'ho visto sono rimasta affascinata ,sarà perché adoro quel.periodo la moda i vecchi film la musica 😍😍😍😍, interessante che ci sia anche il libro questa tua rubrica mi piace moltissimo.
    Come procedono le tue ferie spero tanto relax 😊😊😊

    RispondiElimina
  3. Cara Irene, hai proprio ragione: un pò di leggerezza fa sempre bene, soprattutto di questi tempi. Ne abbiamo bisogno.

    RispondiElimina
  4. Mi hai proprio incuriosito e l'ho appena scaricato per il mio kindle... sembra davvero la lettura perfetta per questo afoso agosto. Grazie per il suggerimento e buona settimana!!
    un abbraccio

    RispondiElimina
  5. Leggere è una delle cose da fare in queste ferie... grazie per la segnalazione

    RispondiElimina
  6. This looks like a great book for light summer reading, Irene! I hope you enjoy your August!

    RispondiElimina
  7. Io leggo di tutto, mi piace cambiare genere e passare dai cosiddetti "libri mattone" a quelli più leggeri,
    Questo mi sembra molto carino, grazie per la segnalazione.

    RispondiElimina
  8. Ciao Irene , passo da qui per in saluto , come stai?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata p

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati

Come rifinire il retro di un ricamo su telaio: tutorial

Ciao ragazze, eccoci a un nuovo tutorial! Oggi vi mostrerò come ho rifinito il retro del mio ricamo con la lumaca montato su telaio e vi darò qualche consiglio per cucirlo facilmente senza tanti pensieri (è a prova di imbranate, ci sono riuscita io!). Ta daaaaa, questo è il risultato che otterremo: il retro del telaio bello coperto, ben cucito e perfino firmato! Vediamo passo passo come fare. Innanzi tutto, prima di montare il nostro ricamo, prendiamo del feltro o del pannolenci (io ho usato quest'ultimo perchè più morbido e facile da cucire) e, utilizzando il cerchio interno del telaio (quello più piccolo per intenderci) tracciamo con la matita la misura. Se volete potete usare anche un compasso, l'importante è che facciate la misura perfetta. Ora, montiamo il nostro ricamino sul telaio, tenendo ben tesa la tela e centrandolo con cura. Giriamolo (non guardate il mio retro!! Lo so che è un casotto, ma quando va coperto non faccio attenzione, ricamo e b

Il coniglio prende forma!

Buongiorno ragazze, oggi pubblico ancora qualche foto della ghirlanda della foresta, non manca molto, poi inizierò un progetto nuovo. A seguire una riflessione sul " ricamo sostenibile " prendendo spunto dalla filosofia della moda sostenibile. Poche crocette che stanno rimpolpando l'ultimo animaletto che mi manca: il coniglio. Ha tante sfumature di bianco e di crema, sembra facile ma non lo è affatto, quindi sono lenta. Manca poi lo sfondo per unirsi al fiocco e il punto scritto. Forest animals wreath di MiyaStitch in vendita su Etsy Lino Belfast Zweigart 32 count (13 fili) color bianco opalescente Fili e Filati DMC Mouliné Ricamo sostenibile: una scommessa per gli acquisti Da qualche mese, sui giornali e sui media, gira una notizia e un concetto: la moda è diventata insostenibile per l'ambiente, se vogliamo avere un futuro, dobbiamo renderla sostenibile. Il benessere, le maggiori possibilità economiche e l'abbassamento dei prezzi (e della qualità) dell'abbigl

Ghirlanda degli animali della foresta: finita!

Buongiorno ragazze, non immaginate la mia felicità per l'aver terminato un ricamo così lungo. Oggi ve lo mostro nella sua interezza; la rifinitura invece la devo posticipare, ma intanto vorrei scrivervi alcuni consigli e indicazioni sulle difficoltà incontrate. Ho controllato dalle ricevute degli acquisti: questo schema l'ho comprato a marzo 2023, quindi l'ho avuto tra le mani un anno! Lo avevo preso al volo su Etsy dopo averlo visto presentato in un video di ricamine francesi, sembrava così facile e veloce per loro! É innegabile che il disegno sia bellissimo, è proprio un acquerello fedele, e lo immaginavo già finito e rifinito su un cuscino del mio divano. Se ricordo bene avevo subito scelto la tela tra le scorte (benedette scorte che non finiscono mai) e preparato i fili, forse avevo anche messo le prime crocette, poi mi sono arenata e devo aver lasciato il ricamo fermo per mesi. Perchè? I motivi principali sono due: il primo è che in quel periodo iniziavo più progetti