Passa ai contenuti principali

Secondo Winter Floral Bunting finito!

Buongiorno ragazze! Siamo alla fine di novembre e io al secondo alberello di Faby Reilly che ho terminato a tempo di record! Ne mancano altri due e la rifinitura. Poi vi parlerò dei progetti futuri (mi sono ridimensionata) e di un argomento che in questo momento mi sta a cuore: la semplicità di vivere con meno cose.

Albero di Natale a punto croce

Ecco il mio secondo albero tratto dalllo schema di Faby Reilly Winter Floral Bunting che vi è piaciuto tantissimo! Talmente tanto che la disegnatrice ha deciso di fare qualcosa per metterlo in vendita nel suo sito, ma ci vorrà un po' di tempo a causa del copyright della rivista dove era stato pubblicato originariamente. Comunque se andate sul suo sito ci sono tanti altri disegni bellissimi, io ne ho comprato una quantità galattica, lei mi piace proprio!

Con i fiori rossi si vede di più dell'altro, vedremo con i prossimi, hanno colori delicati sul rosa e sul bianco e giallo, speriamo bene.

Winter Floral Bunting, schema di Faby Reilly pubblicato sulla rivista The World of Cross Stitching, n. 287 del 2019

Tela Zweigart Floba superfine color Natural

Fili e Filati DMC Mouliné

Mill Hill - Perline

E dopo?

Come sapete mi ero preparata una cartellina piena di progetti natalizi da fare ma... niente, con questi ritmi lavorativi, il buio e il freddo sono lenta. Ho deciso che nel corso dell'anno ricamerò ancora il Natale, è uno dei temi più belli, secondo me, però sarà il caso che riprenda e finisca lavori che ho lasciato indietro, prima di tutto gli ornamenti che volevo fare per febbraio, e poi alcune cose per la casa.

Di cosa possiamo fare a meno per essere più felici?

Una piccola riflessione che credo venga dall'età e dall'esperienza di questi ultimi non proprio felici anni: non so voi, ma mi rendo conto di voler circondarmi da sempre meno cose, e quelle poche le desidero più belle, più personali, e voglio fare le cose con più lentezza e più cura, quasi sentendomele addosso e vivendole con più profondità. 
 
Come sapete, non potendo tenere un animale domestico a causa degli orari lavorativi, ho deciso di prendermi cura della casa che ora mi rispecchia completamente, e di riempirla di vita con le piante. Per imparare al meglio ho iniziato a guardare consigli e tutorial su youtube, fino ad approdare al canale dei Giardini di Ellis (che vi consiglio, ma ce ne sono tanti altri). Naturalmente ho avuto i miei fallimenti, ma ora ho capito quali piante sono più adatte alle mie mani e al microclima della casa e sono bellissime. Rientrare la sera e vederle rigogliose mi riempie di gioia. 
 
Tornando ad Ellis, non so se la seguite, ma da qualche tempo con il marito ha deciso di cambiare vita e di trasferirsi dalla caotica Milano alla costa pugliese più abbandonata, rimettendosi in gioco e ripartendo da zero. In uno dei suoi ultimi video, spiega la bellezza ma anche le difficoltà che incontra in un territorio difficile dove non esiste il supermercato all’angolo ma solo i mercati rionali con verdure di stagione, dove costa troppo allacciarsi all’acquedotto, non c’è acqua potabile e deve fornirsi regolarmente con le bottiglie alle fontane. E si domanda a cosa si è disposti a rinunciare nella vita per ritrovare se stessi. 
 
Ecco, volevo raccontarvi un piccolo aneddoto su di me: non ho più il televisore. Vecchio e malandato, non prendendo il digitale terrestre ho dovuto buttarlo pensando che l’avrei rimpiazzato. E invece, col passare dei giorni, mi sono resa conto di come migliorava la mia qualità di vita: non che lo guardassi molto, eh? Ma capitava la sera che lo accendessi a cena, mentre lavavo i piatti, che poi continuassi a guardarlo mettendomi sul divano e che, spesso, mi ci addormentassi davanti. Da qualche anno a questa parte i telegiornali (che sono faziosi e sensazionalisti) mi angosciavano, le trasmissioni televisive mi annoiavano, e i buoni film erano davvero pochi, avevo la forte sensazione di buttare il mio tempo. Ora guardo uno o due film la settimana sul pc, per il resto c’è la radio accesa, ma ceno, rigoverno la cucina, mi sistemo, e poi leggo, o ricamo, o lavoro a maglia, o scrivo e, francamente, mi sento molto più riposata e serena. Questo non significa disconnettersi col mondo, ci sono giornali, il computer, ma mi ha portato ad avere più tempo per restare con me. 
 
Non so se mi capite, forse è un esempio stupido, non sto dicendo che tutti dobbiamo buttare televisori o smartphone, è solo che spesso riempiamo il tempo con cose inutili e dannose e tornare indietro, andare a prendere l’acqua alla fontana, comprare le verdure fresche ai mercati, ci riconnette con la vita, la nostra vita che tendiamo a trascurare o a far scorrere così vorticosamente. 
 
Prendersi il proprio tempo è un lusso, me ne rendo conto, però gettarlo è uno spreco. Vale la pena, io credo, fermarsi un attimo a chiedersi cosa si vuole davvero, cosa sentiamo nostro, chi desideriamo frequentare. Perché siamo pieni di doveri e di impegni da rispettare, ma sicuramente il resto del tempo che ci resta, se vissuto bene, dona un grande valore alla vita nostra e a quella degli altri.

Commenti

  1. Anche questo alberello e stupendo sono curiosa di vedere cosa diventeranno quando li avrai terminati tutti quanti.
    Penso che non avere mille cose inutili intorno a noi sia una buona cosa spesso si compra senza pensare se quell'oggetto vestito o altro ci serve veramente e riempiamo le nostre case di cose inutili che rimangono chiuse negli armadi senza essere utilizzate.
    Per quanto riguarda il cambiamento di vita io vorrei tanto trasferirmi in città dove è più pratico vivere perché ci sono i vari servizi a portata di mano,abitando in un paese e dovendomi spostare per la spesa e molte altre cose sento la necessità di abitare in città,cosa che per il momento non è fattibile ma mai dire mai😊
    Per quanto riguarda i progetti crocettosi sono sempre dietro allo smaltimento ricamabili anche se in questo periodo sono stata ferma e poi ho ripreso le cose per la bimba in arrivo cos devo ternarle e poi riparto con i ricamabili

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! Sono indecisa tra ornamenti da appendere o alberelli da tavolo. Io ho scelto un compromesso, abito nella periferia di una cittadina in piena campagna, quindi sono a un passo dalla città ma in campagna. Per ora sto bene così, anche se il lavoro è lontano e mi richiede tempo di spostamenti.

      Elimina
    2. Belle entrambe come soluzione ,gli alberelli da tavolo li trovo veramente belli come idea ma sicuramente quella che tu sceglierai sarà perfetta.

      Elimina
  2. L'alberello è un ricamo raffinatissimo e magico. Quanto alle riflessioni che fai... beh... devo dirti che mi trovi in piena sintonia. Sarebbe bellissimo tornare a certe abitudini più semplici e a uno stile di vita più essenziale. Si ricomincerebbe a dare il giusto valore alle cose.

    RispondiElimina
  3. Ciao! Anche se preferisco alberelli da tavolo, penso che 4 stiano bene sulle pareti...la vita purtroppo oggi è sprecata.. bisogna dare importanza alle piccole e semplici cose.. anch'io vorrei darmi una regolata in merito e penso che la decisione sulla TV sia il primo passo. Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, infatti, penso anch'io che 4 sul tavolo siano troppi e stanno bene insieme :)

      Elimina
  4. Ciao Irene, che bel post!!
    Innanzitutto, che brava che sei andata avanti con il tuo splendido ricamo! Io sto ancora a quello iniziato a Ottobre, fra impicci e un acciacco alla spalla destra mi manca ancora un pò per finirlo.
    Hai ragione a dire che la TV mette un pò di ansia. Ormai ci sono solo I talk show dove non fanno che cercare di creare sensi di colpa o paure negli spettatori, rigirandosi fatti e notizie come ad ognuno fa comodo. Meglio farsi una bella dormita, oppure ascoltare musica, leggere ecc... Anche io se la guardo finisco con l'addormentarmici davanti e poi però dormo male. Non ci sono più I grandi show del passato (o sono pochi), rari i film che non siano già stati trasmessi trecento volte, solo gente che grida e si parlano sopra l'un con l'altro. È vero, spesso è tempo speso male. Comprendo il tuo desiderio di vivere semplice, circondati di bellezza per quanto è possibile, in ambienti che non sono stracarichi di roba, e di godersi la vita ritrovando il gusto della lentezza, e condivido tutto ciò. A me piace anche trovare qualche momento di silenzio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Rossella, vedrai che riuscirai a finirlo, tanti auguri per la spalla!

      Elimina
  5. Bellissimo l'alberello, io di recente ho deciso che vorrei finire una cosa per volta ma continuo ad avere colpi di fulmine
    Sulla vita più semplice, anche io ho eliminato qualcosa, soprattutto nel mio caso ho chiuso quasi del tutto con i social,e ho ripreso a leggere la sera, decidendo di non rispondere più a email e messaggi su whatsapp, rimando tutto al giorno dopo in fondo il mondo può aspettare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io, pensa che spengo il telefono alle 20.30 e addio fino al mattino!

      Elimina
  6. Il tuo ricamo è delizioso e non vedo l'ora di vederlo confezionato! Un abbraccio

    RispondiElimina
  7. Your newest cross stitch finish is lovely, Irene! I stitch Christmas designs all year--they make me happy :) And I admire you for giving up your television. I don't think I could do that as I often stitch in front of the TV or by listening to a talking book. Living simply definitely has its benefits! Wishing you a wonderful December ♥

    RispondiElimina
  8. Carinissimo anche questo ricamo, complimenti! Mi sto cimentando anch'io con un alberello preso da una rivista. Vedremo come viene :)
    Capisco la tua scelta: io sono vissuta per anni senza televisore, poi quando è arrivata la TV via cavo, con la possibilità di vedere tanti programmi diversi mi sono 'convertita'. Più che altro apprezzo la possibilità di guardare un film con i miei tempi invece che con quelli di un palinsesto che spesso non coincide con i miei orari. E' vero però che usata così diventa un po' come avere un computer con un bello schermo grande!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Ele, aspetto di vedere il tuo alberello!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La mia gallina procede!

Buongiorno ragazze e bentrovate. Come procede la vostra estate? State aspettando le vacanze? Avete dei progetti di viaggio o resterete a casa? Vi portate i ricami? Oggi vi pubblico la foto della gallina che sto ricamando per farne un cuscino: la gallina è terminata, manca la scritta sottostante, quindi penso che a breve la finirò.  Schema tratto dalla rivista Profilo punto croce, n. 6 aprile/maggio 2025 Tela Murano Zweigart Fili e Filati DMC Mouliné Che differenza fare questi ricami veloci rispetto al runner pasquale! Ho scelto una tela Murano, è così regolare che le crocette sono perfette. Visto che sono abbastanza imbranata con la macchina da cucire, e che il cuscino lo dovrò regalare quindi vorrei che fosse perfetto, non rifinirò il retro con le taschine come faccio di solito, provo un esperimento. Su Casa Cenina ho trovato questi kit (sono definiti così), con il retro del cuscino già pronto con la cerniera: basta cucirlo dietro al nostro ricamo e il gioco è fatto.  ...

Come fare fiocchi perfetti: tutorial per abbellire un ornamento

A grande richiesta oggi vi insegno a fare dei finti fiocchi perfetti (finti perché in realtà non si annodano), utili per rifinire i nostri ornamenti ricamati, presto e bene. Ovviamente i metodi sono moltissimi, questo è il mio, ma in futuro ne possiamo vedere altri. Pronte? Prendiamo il nostro ornamento che abbiamo già preparato con il nastrino per appenderlo: in questo caso io ho fatto un ornamento per l’albero di Natale, ma va bene qualsiasi altro tipo. Teniamo sottomano: un ago già infilato con una gugliata non molto lunga in tono con la nostra stoffina e annodiamo l'estremità, in modo che sia già pronto (ci servono le mani bene libere);  un paio di forbici ben affilate;  due tipi di nastro (io scelgo sempre un'organza sintetica perché costa poco ed è brillantissima, e un nastrino di raso identico a quello che ho usato per fare l’appendino) che possono essere dello stesso colore, ovvero tono su tono, o di colore diverso che si abbini con il nostro ri...

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata ...

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati ...

Runner di Pasqua a punto croce

Buongiorno ragazze, in questo caldissimo mese di giugno ho terminato il runner di Pasqua! Progetto preparato un paio di anni fa, iniziato nel gennaio di quest'anno, dopo circa 5 mesi è finito. Vi mostro anche i primi punti del cuscino che sto ricamando adesso. Infine vi metto il link ad un tutorial per creare una custodia per le forbici a forma di cocomero!  Scusate se non ho stirato la tovaglia sotto ma era troppa la voglia di fare le foto! Allora, il runner sulla rivista da cui l'ho tratto era molto più lungo, prendeva tutta la lunghezza del tavolo e le uova erano ripetute 6 volte. Bellissimo ma non ce l'avrei mai fatta! Il ricamo sarebbe durato un anno ed ero già abbastanza stanca di rifare sempre lo stesso disegno. L'effetto mi piace moltissimo, l'aver scelto una Floba superfine come tessuto e il ricamo con un filo di mouliné su due fili di trama (il mio preferito) rende il disegno quasi un acquerello. Le dimensioni sono 1 metro x 50 centimetri, l'ho rifinit...