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Anne Jacobs, Ritorno alla Villa delle stoffe: recensione

Buongiorno ragazze, oggi post letterario, ho terminato il quarto volume della saga della Villa delle stoffe di Anne Jacobs: Ritorno alla Villa delle stoffe. A differenza del precedente questo mi ha appassionato molto di più, tanto che non vedo l'ora di leggere il prossimo, ma intanto vediamolo.

Anne Jacobs, Ritorno alla Villa delle stoffe

Anne Jacobs, Ritorno alla Villa delle stoffe, Giunti, Firenze 2021
 
Tit. orig.: Rückkehr in die Tuchvilla
 
Genere: romanzo rosa con sfondo storico, saga familiare
 
Categoria: cucito, produzione industriale di stoffe

Trama

La famiglia Melzer, proprietaria della fabbrica delle stoffe, è tornata a vivere alla villa e ci sono tanti bambini che stanno crescendo e formando la loro personalità: un musicista, una ragazzina che vuole essere indipendente e pilotare gli aerei. Siamo negli anni Trenta, periodo di crisi profonda per la Germania, l'azienda è in declino e bisogna licenziare. Anche l'atelier di Marie deve chiudere, niente clienti. Tutti questi problemi mettono il marito Paul a dura prova minando la sua salute. Ma le donne, come sempre, sono forti e non si lasciano abbattere.

Commento

Come vi ho scritto sopra, questo volume mi ha appassionata di più: torna un profondo e difficile quadro storico, con una Germania che tenta di rialzarsi, la crisi, le lotte operaie, il crollo di Wall Street e l'avvento del nazismo e dell'odio verso gli ebrei. Ma, soprattutto, la scrittrice torna a focalizzarsi da una parte sulla famiglia Melzer, sulle nuove generazioni che stanno arrivando e che vogliono essere moderne ed emancipate; dall'altra sulle storie personali dei fedeli domestici della villa, alle prese anche loro con problemi economici, lutti o apparizioni improvvise.

Si delineano molto bene i differenti caratteri dei bambini e già si intravvede il loro futuro, sicuramente qualcuno porterà avanti l'azienda che dovrà essere salvata ad ogni costo.

Needlework Fiction Books

Tuttavia, tra tutti, forse questo è l'episodio dove meno si parla di tessitura, sartoria e stilismo, l'atelier di Marie chiude sia per vicende personali, che per mancanza di soldi: le clienti non chiedono abiti nuovi, si fanno accomodare quelli che hanno e poi non pagano.

Spero che nel prossimo volume l'attività riprenda.

Note

Sicuramente lo troverete nella vostra biblioteca o libreria di fiducia, c'è anche su mlol qui, e online cartaceo o in ebook per kindle.
 
Ora non resta che leggere l'ultimo!

Commenti

  1. Su tuo consiglio lessi il primo e mi piacque perchè ricalcava un pò lo stile Dounton Abbey. Vedo che però la storia nel tempo si evolve e prende una via tutta sua. Grazie di averlo postato, questo mi convince a leggere anche gli altri due che se ricordo uno non ti era piaciuto molto, ma per seguire la storia serve anche quello

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    1. Scusa: Downton :)

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    2. Sì, uno è noiosetto, e pensa che ho visto che ne ha pubblicata un'altra puntata in tedesco, non finisce più :)))

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  2. Ciao, ho già nella mia lista dei libri da leggere i precedenti, ora aggiungo anche questo. Grazie per la recensione !

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  3. Ciao Irene! L'ho acquistato anch'io questo libro..e appena ho finito con i ricami per questo periodo, lo inizierò a leggere.. grazie a te ho scoperto questa serie di libri che comunque mi piacciono. Buona giornata

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    1. La scrittrice ne sta scrivendo ancora, speriamo li traducano!

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  4. Lo cercherò per leggerlo. E ti consiglierei "La casa della Seta", bellissimo...

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    1. Grazie Clara, è nella lista delle cose da leggere :)

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  5. Ho una marea di libri da leggere ma questo è nella mia wishlist da quando lhai recensito la prima volta, grazie

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    1. Sì Angela, col tempo ti appassioni :)

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