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Brigitte Riebe, Il tempo della speranza: recensione

Buongiorno ragazze! Primo post d'agosto, probabilmente mi state leggendo dal mare o dalla montagna (se non mi state leggendo perché siete in totale relax, meglio così) perciò, cosa c'è di meglio di un post di libri? Ho terminato la trilogia delle sorelle del Ku'damm di Brigitte Riebe. In realtà in Germania è una quadrilogia, c'è un ultimo volume e uno spin-off natalizio, ma mi è parso di capire che non verranno tradotti in italiano e che la casa editrice abbia deciso di chiudere qui. 

Brigitte Riebe, Il tempo della speranza

Brigitte Riebe, Il tempo della speranza, Fazi, Roma 2022 (Le sorelle del Ku'damm; 3)

Tit. orig.: Tage der Hoffnung

Trad. da: Teresa Ciuffoletti, Viola Savaglio

Genere: saga famigliare

Categoria: cucito, moda

Trama

Torniamo alle avventure delle sorelle Thalheim e del loro grande magazzino di alta moda a Berlino lungo il viale Kurfürstendamm. Dopo le storie di Rike e Silvie, raccontate nei primi due volumi, ora tocca a Florentine, la sorella più piccola e ribelle che, dopo un soggiorno a Parigi per imparare a dipingere, torna in città per iscriversi all'Accademia di belle arti: non ha intenzione di occuparsi di moda, la sua vita è la pittura. Ma le cose non saranno così facili: si innamorerà dell'uomo sbagliato (il suo professore); non troverà una sua collocazione nella famiglia e nemmeno un posto dove vivere. Riuscirà a capire ed esprimere se stessa e inserirsi nel mondo mentre a Berlino si sta costruendo un muro che la dividerà a metà?

Commento

Dei primi due volumi avevo parlato qui e qui: mentre il primo lo avevo letto volentieri (sebbene mi ricordasse i libri di Anne Jacobs), il secondo mi aveva annoiato non poco e mi ero distaccata dalla storia delle ragazze. Forse è per questo che avevo abbandonato la saga, ma tutto sommato vale sempre la pena finire, perché questo terzo volume ha ripreso quota. Sebbene Florentine all'inizio non fosse la mia sorella preferita, anzi, è una ragazza piuttosto antipatica e viziata, si è rivelata poi molto forte e determinata sia nel lavoro che nell'amore, passando attraverso errori e sconfitte, ma sempre a testa alta.

Nonostante non riesca a finire la scuola, attraverso il suo talento di pittrice e fotografa si ritaglia un posto sia nella famiglia che aveva in un primo momento rifiutato, sia nella società, riuscendo ad essere determinante per testimoniare con le sue fotografie cosa succede in città.

Lo sfondo storico, sempre ben delineato dall'autrice, dalla metà del libro in poi prende il sopravvento e, a mio gusto, sorpassa la trama che arriva alla fine ad essere debole.

Needlework Fiction Books

Contrariamente ai primi due volumi, qui di cucito e moda non c'è praticamente nulla, se non qualche accenno ai gusti che cambiano e all'avvento dei tailleurs color pastello alla Jackie Kennedy. Francamente mi dispiace che quella storia sia stata messa così da parte, ma l'autrice ha voluto privilegiare le arti visive quali la fotografia e la pittura. Se siete appassionate vi piacerà sicuramente.

Note

Si potrebbe anche leggerlo da solo, ma vi consiglio di andare in ordine con i volumi, altrimenti non riuscite a capire i riferimenti agli altri personaggi. Per quanto riguarda la storia della Germania, invece, il libro è corredato da una cronologia molto esaustiva, non vi perderete.

Lo potete trovare nella vostra biblioteca, nella libreria di fiducia, oppure online

Quale sarà la lettura del mese?

Ho scelto un libro nuovo appena uscito, ve ne avevo già parlato, Le sarte della Villarey di Elena Pigozzi. Vi metto la trama: 
 
Ancona, 1943. La guerra semina dolore, spezza le famiglie e svuota le case. Lo sa bene Laura, che a diciotto anni è rimasta con il fratello Milo perché la madre è mancata da poco, mentre il padre è a combattere in Grecia e da tempo non dà più notizie. Sarà Alda, vedova forte e generosa che ha cresciuto da sola quattro figlie e che è sarta e factotum alla caserma Villarey, ad aiutare Laura, portandola con sé in caserma perché le dia una mano. E mentre Laura impara il nuovo mestiere, la storia subisce cambi repentini: la caduta del Duce, l'armistizio di Badoglio, l'Italia spaccata in due. Quando il 15 settembre Ancona è occupata dai tedeschi, alla Villarey vengono rinchiusi più di tremila soldati italiani, in attesa di essere deportati in Germania nei campi di lavoro nazisti. Alda però non ci sta ed escogita un piano per l'evasione perfetta. Tratto da un'incredibile quanto straordinaria storia vera, "Le sarte della Villarey" è un'emozionante celebrazione della forza delle donne, un esempio di resilienza e Resistenza che diventa grido di speranza ed esortazione a non rassegnarsi mai al buio del mondo. 

Se lo volete leggere con me, o se lo avete già letto e lo volete commentare, vi aspetto qui martedì 2 settembre. 

Commenti

  1. sempre interessanti le tue recensioni!
    mi ispira questo nuovo libro, se riesco lo leggo conte
    buon agosto!!!

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  2. Ciao Irene grazie per come racconti i libri che leggi e consigli, io sono al mare e per ora sto leggendo i libri di Glenn Cooper , mi stanno piacendo. Per ora ti saluto e buon ricamo 🥰

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  3. Che meraviglia di blog! Ti ho appena scoperto e ti ho trovata cercando il filo scarlatto. Sono sempre alla ricerca di libri sul cucito, il ricamo e tutto quello che ci gira intorno e ho trovato la tua lista incredibile. Sto scorrendo per avere nuovi spunti e ti ringrazio davvero tanto per questi consigli di lettura. A una scorsa veloce mi sembra non ci sia "la donna che odiava i corsetti" di Eleonora D'Errico sulla vita di Rosa Genoni che se non hai ancora letto ti consiglio, sapendo che ti piacerà. 🙂 Ho trovato un'amica di letture e questo mi fa molto piacere! Ciao e ancora grazie!

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    Risposte
    1. Grazie mille Lorella, ho aggiunto subito il libro! Grazie mille per i complimenti, ti seguirò anch'io!

      Elimina
  4. Le tue recensioni sono sempre molto interessanti. In questo Agosto caldissimo non ci resta che dedicarsi alla lettura.

    RispondiElimina

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