Non è mai troppo tardi e non si fa mai abbastanza per salvare ed amare il pianeta in cui viviamo, vero?
L’argomento va molto di moda, ma non è un male, sapete? Anzi. Parlarne, rifletterci, aiuta a modificare i propri comportamenti rendendoli più compatibili con la natura e la nostra amata terra che, per molti anni, abbiamo trascurato e la cui salute abbiamo sottovalutato.
So che siete già bravissime a riciclare la plastica, a risparmiare acqua ed energia, a raccogliere i rifiuti nei parchi e nelle spiagge, a non sprecare cibo. Possiamo fare altro? Magari nelle nostre piccole passioni? Io credo di sì, e di seguito vedremo qualche consiglio prezioso. Tuttavia, mi sento di fare un appunto: che questa non diventi un’ossessione o un problema per noi, eh? Prendiamo sempre tutto con serenità e abbiniamolo alle nostre capacità fisiche, mentali ed economiche. E anche alla nostra filosofia ed etica della vita, d’accordo? Anche le piccole modifiche possono fare la grande differenza.
Allora, cosa possiamo fare?
- Scegliere la qualità piuttosto che la quantità. Sembra banale, vero? Eppure, e qui mi ci metto dentro con tutte le scarpe, il consumismo fa parte di noi: pensando di risparmiare acquistiamo metri di tele, schemi, accessori, ma li useremo davvero? O finiranno in un cassetto a ingiallire? Comprando meno, sprecheremo meno. Creiamo un danno alle industrie? Forse sì forse no, mi spiego: faccio l’esempio delle uova di gallina, che conosciamo tutti. Ricordate che fino a qualche tempo fa al supermercato trovavamo solo uova di galline allevate in batteria? Erano di pessima qualità, costavano poco e le galline venivano sfruttate senza pietà. Col tempo abbiamo imparato che quelle uova non facevano tanto bene e che, solo spendendo qualche centesimo di più, potevamo averne di migliori con animali allevati a terra e curati come si deve. Meglio se biologiche, certo. Cosa è successo? Che le aziende con allevamenti intensivi, per non perdere mercato, si sono adeguate e hanno convertito la produzione, migliorando il benessere degli animali e il nostro. Ora sui banchi del supermercato troviamo quasi esclusivamente uova buone. La stessa cosa vale, ad esempio, per i tessuti e i filati: se la maggior parte di noi sceglie marche sensibili, che utilizzano fibre e tinte il più possibile ecocompatibili, col tempo costeranno meno e miglioreranno qualità, mercato e disponibilità. Se poi, comportandoci così, osserviamo con attenzione il nostro portafoglio, ci accorgiamo che invece di spendere di più abbiamo risparmiato, perché abbiamo comprato il giusto, non abbiamo sprecato e abbiamo tra le mani articoli di alta qualità che miglioreranno anche i nostri ricami rendendoli preziosi.
- Acquistare biologico ed ecosostenibile. I vantaggi sono due: il primo è che non riempiamo di veleni campagne e fiumi, il secondo è che, senza saperlo, molte di quelle sostanze restano nei tessuti e nei filati e arrivano a noi. Proviamo a scegliere tessuti organici, cerchiamo di evitare i sintetici: come ho detto sopra, se la domanda cambia, cambia anche la produzione e si abbassano i prezzi. Usiamo fibre pure come cotone, lino, seta, canapa (nella moda la canapa sta avendo un grande sviluppo perché la sua produzione, a differenza del cotone, non richiede un massiccio uso di pesticidi, si tinge facilmente ed è naturalmente antimicrobica). Alcune aziende stanno sperimentando nuove fibre tratte persino dal loto, dalle banane, dalle alghe, dalle ortiche e dai fondi di caffè! Possiamo prestare la stessa attenzione ai detergenti che usiamo per lavare i nostri ricami: proviamo a sceglierli organici e biodegradabili, facciamo delle prove, scegliamo quelli efficaci ma possibilmente ecologici e scegliamo saponi naturali e vegetali. I vantaggi? Oltre a non inquinare fiumi, abbassiamo il rischio di allergie alle nostre mani.
- Attenzione ai filati. Cotone e seta sono fibre pure, ma dobbiamo pensare alle tinte: per avere colori solidi bisogna usare la chimica. Che fare? Semplicemente scegliere le aziende che si stanno muovendo nella direzione del rispetto dell’ambiente, che evitano sostanze nocive e pericolose. Ovviamente questo lo possono fare solo le grandi aziende, è un processo costoso. La DMC è una di queste, possiamo aiutarla scegliendo prodotti originali e scrivendo loro ogni volta che sorge un problema (perdita di colore al lavaggio, ad esempio, ne tengono conto e modificano le formule). Ho fatto l’esempio della DMC perché è la più diffusa, ma se conoscete altre marche fatemelo pure sapere.
- Riduzione della plastica. Devo parlarne? Non bastano le immagini degli oceani soffocati? Allora, cosa possiamo fare? Se usiamo le farfalline di plastica per il filato, le buste per tenere puliti tessuti e ricami, scatole eccetera e li abbiamo già, cerchiamo di farli durare il più a lungo possibile. Se proprio dobbiamo buttare questi oggetti perché usurati, stiamo attente che vengano riciclati. Se invece dobbiamo ancora acquistare, buttiamoci su prodotti alternativi: farfalline di legno o di cartone, sacchetti di organza, imballaggi ridotti al minimo, borse di stoffa.
- Schemi scaricabili in pdf. Già, tocco un tasto dolorosissimo: so quanto sia bello avere gli schemi di carta, bellissimi, perfetti, da collezionare. Ma pensate un attimo a cosa può far risparmiare un pdf: carta, inchiostri, imballaggio, spedizioni, trasporti. Un pdf si può stampare o si può vedere sul tablet o sul pc, dove si può anche ingrandire. Poi salviamo tutto su una chiavetta o nel pc. Pensiamoci.
- Gentilezza. Che c’entra? Tantissimo. Noi che esercitiamo l’arte gentile per eccellenza, sappiamo quanto sia importante (e sottovalutata) la gentilezza nel mondo. Cerchiamo di spargerla sempre, verso le persone, verso la natura, verso la terra che, ce ne siamo accorte ora, tanto amiamo e tanto soffre.
Ora però, ragazze, eh? Non diventiamo ossessive, non cominciamo a buttare tutto per rinnovare in senso ecologico, eh? Altrimenti facciamo peggio! Usiamo ciò che abbiamo e, a mano a mano, introduciamo con serenità ed etica nuovi materiali o nuovi modi ecologici di comportarci.
Ciao , cerco anch'io nel mio piccolo di fare scelte ecologiche soprattutto con i detersivi perla casa e i saponi per la persona .
RispondiEliminaCerco di riciclare tutto ciò che è riciclabile bastano piccoli accorgimenti da ognuno di noi e sicuramente si può rimediare e migliorare a tanti anni di incuria verso il nostro pianeta.
La Gentilezza poi spesso dimenticata o sconosciuta un gesto semplice un sorriso porta subito buon umore in una persona e migliora la giornata .
P.S. Hanno consigliato anche a me di andare a vedere ma ci sarebbe stata nel fine settimana ... fortuna che ho risolto, acquisto online lo avrei fatto in estrmis ma sinceramente x due matasse di filo spendere 5€ di spese di spedizione mi scocciava un bel po'!!!
EliminaHo deciso di smaltire i vecchi filati anchor per ricami piccoli su strofinacci per lavori grandi o medi cercherò di prendere solo DMC che è sempre consigliato nei vari schemi e mi è più facile reperirlo nei negozi.
Ciao Irene, sono anni che ho cambiato il mio comportamento nei confronti del pianeta. Relativamente al ricamo oramai compro solo libri di ricamo, voglio finire le scorte e per quanto riguarda gli accessori una volta comprati li usi con estrema cura finora non ho avuto bisogno di cambiare nulla, buona giornata
RispondiEliminaUtili consigli per vivere e far vivere meglio noi e il nostro unico, bello e malato pianeta, grazie mille.
RispondiEliminasinforosa
Wise words and wonderful ideas that we all need to listen to, Irene!
RispondiEliminagrazie infinite per questo post, condivido tutto con quello che hai scritto e non ho potuto fare a meno di condividere il tuo post nel mio blog, spero che lo leggano più persone possibili...
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. Io cerco nel mio piccolo di ridurre ogni forma di spreco che possa danneggiare l'ambiente. Col tempo e con l'impegno ce la faremo
RispondiEliminaGrazie Ire x questo post....sono anni che abbraccio queste scelte eco. Nel mio piccolo...ma ancora ci sarebbe da lavorare tanto per tutti per giungere a buoni risultati...
RispondiEliminaMolto saggio! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Irene, dopo una pausa lunga un anno rieccomi.
RispondiEliminaE' un piacere vedere che scrivi sempre sul tuo blog con così tanta passione.
Ciao. Noi facciamo tanto per l'ambiente e usando poca plastica ma dovrebbero essere le aziende a non vendere determinati articoli. Una volta c'erano le bottiglie di vetro, oggi è tutto nella plastica... e qui mi fermo. Salutissimi Barbara
RispondiEliminaCara Irena passare sul tuo blog é sempre piacevole, trovo sempre dei post curati e per nulla banali... Io "purtroppo" sono una malata di riciclaggio e sto cercando sempre di più di essere zero waste cioè cerco di non produrre spazzatura... Quindi per me il problema è che mi faccio prendere troppo dall argomento... Ciao e grazie
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