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Anne Jacobs, Le ragazze della Villa delle stoffe: recensione

Buongiorno ragazze! Oggi post letterario con uno dei Needlework Fiction Books, il secondo volume della saga della Villa delle stoffe, ricordate il primo? Non ne ero molto entusiasta, lo avevo trovato scontato e inverosimile, invece questo mi è piaciuto moltissimo e mi sono ricreduta! Ora ve ne parlo, così vi viene voglia di leggerlo.

Anne Jacobs, Le ragazze della Villa delle stoffe

Anne Jacobs, Le ragazze della Villa delle stoffe, Giunti, Firenze 2019
Tit. orig.: Die Töchter der Tuchvilla
Genere: romanzo rosa con sfondo storico, saga familiare
Categoria: cucito, produzione industriale di stoffe

Trama

Nel primo volume avevamo lasciato Marie felice e innamorata del rampollo della famiglia che possiede la più grande azienda di produzione di stoffe della città di Augusta, alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale. Sarà proprio questo evento catastrofico a cambiare la vita delle ragazze Melzer, ormai sposate e mamme, che dovranno rimboccarsi le maniche, prendere in mano la loro vita e quella dei bambini per tenere le redini dell’azienda e della famiglia in assenza dei mariti partiti per il fronte.

Elizabeth trasformerà la villa in un ospedale, Marie convertirà l’azienda alla produzione di stoffe di carta, Kitty diventerà una pittrice. Mancheranno soldi e cibo, sarà difficile tenere il buon umore, soprattutto perché le lettere dal fronte tardano ad arrivare, e quella guerra che avrebbe dovuto durare solo pochi mesi, in realtà si trascina per anni.

Ce la farà la famiglia ad adattarsi ai tempi e sopravvivere? Marie ritroverà il suo amore?

Commento

Mentre il primo volume l’avevo trovato inconsistente e un po’ noioso, questo è scorso via veloce, scritto bene e pieno di personaggi nuovi e colpi di scena.

Mi piace moltissimo l’evoluzione del carattere delle ragazze: costrette a lavorare, trovano una loro collocazione nella società, si emancipano e viene fuori tutta la loro intelligenza e capacità di non lasciarsi andare, ma di vivere con grinta, buona volontà e speranza nel futuro.

Inoltre la scrittrice è stata bravissima a tracciare lo sfondo storico con la guerra, i movimenti operai, le difficoltà, le ricostruzioni. Sembra proprio di vivere i fatti e, a tratti, di trovarsi in Addio alle armi di Hemingway.

Needlework Fiction Books

In questo secondo volume si parla ancora, ovviamente, di stoffe, e in particolare di come, durante la guerra, causa scarsità di materie prime come lana e cotone, le industrie si fossero riconvertite per produrre tessuti di carta stampati, di come si facessero concorrenza e cercassero di rubarsi mercati e idee per le nuove macchine filatrici. È molto interessante.

Si tratta meno di cucito, ma sono sicura che verrà ripreso nel terzo volume, perché Marie, la protagonista, ha già delle idee per creare modelli e aprire un atelier (e sono sicura che lo farà!).

Viene descritto molto bene il cambiamento della moda dell'epoca: capelli alla maschietta, gonne più strette e più corte.

Note

È valsa la pena proseguire la saga, e non vedo l’ora di sapere come va a finire, perciò vi consiglio la lettura. Potete anche fare a meno di leggere il primo volume perché le vicende vengono riprese e spiegate, ma se volete fare bene sarebbe meglio partire da lì. Consigliato.

Continua con il terzo e ultimo volume L’eredità della Villa delle stoffe, che leggerò prossimamente.

Lo potete trovare nella vostra biblioteca o libreria di fiducia, oppure online in versione cartacea o ebook.

Coming soon…

Il prossimo post sarà un tutorial, perciò restate pronte e connesse, vi aspetto!

Commenti

  1. Ciao Irene, grazie per questa recensione sono molto utili .
    Aspetto il tutorial 😊😊😊

    RispondiElimina
  2. Grazie Irene! ultimamente ho un pò tralasciato la lettura e di questo mi rammarico molto proprio perchè amo leggere. Spero di ricominciare presto

    RispondiElimina
  3. Grazie per questa recensione Irene

    RispondiElimina
  4. Grazie per la recensione Irene! Mi ha fatto venire in mente un romanzo letto qualche anno fa, L'estate prima della guerra di Helen Simonson. Non è needlework fiction ma - forse per la descrizione del periodo storico o le mode del tempo - me lo ha ricordato
    Buona settimana

    RispondiElimina
  5. Adoro il modo in cui l'autore descrive lo sfondo storico della guerra, il movimento operaio e tutto ciò che è accaduto durante la guerra ... Voglio leggere questo libro. Grazie per la raccomandazione.
    Saluti dall'Indonesia

    RispondiElimina
  6. Ciao, sono libri diversi dal solito che ogni tanto mi fa piacere leggere, nessuna sdolcineria ma fa capire le difficoltà della guerra di questa famiglia.
    Attendo anche io il terzo, si sa quando uscirà?
    Barbara

    RispondiElimina
  7. Ciao Irene,
    hai ragione è bella questa trilogia... sto leggendo il terzo sempre per i ciechi: L'eredità della Villa delle Stoffe. Divertente e easy da passare un attimo con i pensieri leggeri.
    Buona settimana

    RispondiElimina

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