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Stand da terra per telaio da ricamo: consigli e recensione

Buongiorno ragazze! Dopo avervi annunciato che mi sono regalata uno stand da terra per telaio, mi avete scritto in tante, quindi il post di oggi sarà proprio una specie di spiegazione e recensione (molto personale e molto onesta), sul perchè l'ho acquistato, come lo uso, i pro e i contro. Sarà un post lunghetto perchè vorrei essere precisa ed esauriente, abbiate pazienza.

Telaio da ricamo, sì o no?

Forse mi ripeto un pochino rispetto allo scorso post ma lo riprendo un attimo per essere più chiara. Da qualche anno ricamo quasi esclusivamente a punto croce, quindi non parlo di tecniche dove il telaio è indispensabile o non si usa affatto. La maggior parte di voi ricama a mano libera e vi confesso che anch'io vorrei farlo per non avere impedimenti, pesi sulle mani o sulle braccia e per andare più veloce. Ma mi sono accorta che mi diventa indispensabile se ricamo su tele fini (come il lino) perchè ho la cosiddetta "mano stretta", cioè stringo e tiro senza dare la giusta tensione al filo, il che comporta che alla fine, lavando e stirando il ricamo, si formano quelle anti estetiche pieghette o la tela resta obliqua e si rovina tutto.

Così col tempo mi sono abituata: con i telai piccoli e tondi per ricami ridotti, con quelli più grandi per gli altri (il mio preferito è quello in legno a rullo dove state vedendo montata la ghirlanda della foresta, ma uso spesso anche i Qsnap di plastica di varie misure, più leggeri e maneggevoli). Quelli rotondi li riesco a tenere con la mano sinistra oppure uso quelli con il piedistallo come una volta (ne ho acquistati alcuni vintage in un mercatino dell'usato) appoggiandoli sulle ginocchia; quelli più grandi li appoggio al tavolo se ricamo nella mia stanzina. Volendo fare la signora :))) e ricamare comodamente sul divano, mi serviva uno stand da terra che li sostenesse: a lungo andare, appoggiarne una parte sul bracciolo e una parte sul braccio sinistro, mi distruggeva la schiena.

Come già vi avevo detto, avevo acquistato un Opus molti anni fa, ma non mi ci trovavo per niente bene, quindi sono rimasta senza non volendo fare ulteriori spese inutili. Però non potevo mica distruggermi fisicamente e farmi passare la voglia di ricamare, quindi ho guardato le foto di varie craft room di ricamatrici e letto recensioni.

Non è detto, infatti, che qualcosa che va bene per un'altra vada bene anche per voi, dovete valutare molto bene il vostro modo di ricamare e le vostre abitudini, quindi, prima di parlare di ciò che ho acquistato io, vi do dei consigli per la valutazione perfetta!

8 spunti di valutazione per scegliere uno stand

Premessa 1: non fatevi prendere dalla smania di acquistare se non usate i telai, uno stand non vi servirebbe davvero a niente, anzi, è ingombrante, costoso e non saprete dove metterlo!

Premessa 2: se avete la fortuna di avere un papà, o un fratello, o un marito, o un amico bravissimo nel costruire le cose, con una semplice foto ve lo saprà creare e costruire a partire da assi di legno, un trapano e qualche vite, quindi aprofittatene, risparmierete un casotto (fino a che c'era mio papà facevo così, ma purtroppo l'ho perso troppo presto e io sono imbranata...).

Okay, ora veniamo agli 8 spunti.

  1. Valutate che tipo di tela usate più spesso: se, ad esempio, usate una tela aida rigida, sta in piedi da sola, oppure, se la usate molto sottile e facilmente stropicciabile ci vorrà un telaio delicato adatto e abbastanza grande da evitare di spiegazzarla molto.
  2. Valutate le dimensioni dei vostri lavori: se ricamate quasi esclusivamente piccoli ornamenti per Natale, non vi serve un telaio. Al contrario, se ricamate quadri o arazzi di notevoli dimensioni, sicuramente vi aiuterebbe.
  3. Valutate il peso del telaio e le vostre condizioni fisiche: non c'è bisogno di dirlo, se soffriamo di artrite o mal di schiena o altro, un telaio appoggiato diventa indispensabile. 
  4. Valutate che tipo di tecnica usate: ecco, io vi parlo solo di punto croce, ci sono tecniche che non hanno bisogno, per esempio di accedere al rovescio del lavoro, oppure c'è chi non fa nodi, taglia il filo sul davanti eccetera. Io ho un bisogno costante di vedere il retro quindi ho scelto uno stand a forma di leggio per poter togliere il telaio agevolmente (e anche perchè di telai ne ho abbastanza, non volevo comprarne uno incorporato).
  5. Valutate la trasportabilità: il vostro stand starà sempre fermo nella craft room o dovrete spostarlo di volta in volta? Avete intenzione di portarlo in vacanza con voi e quindi vi serve leggero? Oppure ne volete uno in legno massiccio e magari anche scolpito per lasciarlo esposto in bella vista nel salotto? Vi dico già che quello che ho scelto io non è pesantissimo, ma non mi sognerei mai di metterlo in una borsa e portarlo con me!
  6. Valutate la facilità di assemblaggio: questo per me, che sono sola, è un punto davvero importante. Servono attrezzi per assemblarlo? Cacciaviti? Pinze? Serve assolutamente un ingegnere o è a prova di idioti? Il mio è semplicissimo, ho fatto tutto da sola in cinque minuti!
  7. Valutate se vi serve solo un supporto oppure un telaio intero con i piedi: come già detto io non volevo comprare altri telai, voglio usare quelli che ho, quindi ho scelto solo un sostegno, non tutto integrato, ma magari voi vi trovate meglio così.
  8. Valutate i costi e quanto volete spendere: tutti i sostegni da terra che siano utili e di qualità costano e non ho trovato un'alternativa come per le lampade (come sappiamo le lampade "non professionali" sono identiche e costano la metà). Quindi, non mi stanco di ripeterlo: se pensate di non usarli o di usarli solo sporadicamente, lasciate stare. Se ricamate una volta l'anno, lasciate stare. Se non avete posto e poi finite per spostarli a destra e a sinistra tutto il giorno, lasciate stare. Se avete in famiglia qualcuno bravo a costruire fatevelo fare! Se, invece, avete valutato bene l'utilità e la spesa, aspettate con pazienza qualche periodo di sconti e non acquistate il primo che trovate, consultate i vari siti online, cercate un venditore ben affidabile, chiedete consigli, misure, leggete le recensioni, le esperienze di altre ricamine e poi fatevi un regalo. Okay?

Ora vi parlo del mio.

Il mio stand da terra Mosel

Dopo aver fatto tutte le valutazioni di cui sopra, avevo le idee ben chiare su quello che volevo, ma in Italia non lo trovavo (non frequento più le fiere da un pezzo, magari c'è e io non me ne sono accorta).

La mia valutazione è stata:

  1. Uso quasi sempre tele di lino o a fili contabili montate su telaio.
  2. Ultimamente faccio lavori piuttosto grandi, cuscini soprattutto, o runner.
  3. Sto invecchiando :)) il telaio in mano mi pesa non riesco a sostenerlo a braccio, mi fanno male schiena e spalle.
  4. Lavoro quasi esclusivamente a punto croce.
  5. Lo stand vorrei tenerlo a casa, nella stanzina del ricamo in primavera e autunno, in salotto in estate e inverno (la stanzina è in mansarda non climatizzata, quindi devo spostarmi). Non lo porto in vacanza.
  6. Preferirei assemblarlo da sola in modo da riuscire anche a disfarlo all'occorrenza.
  7. Ho tanti telai voglio solo il supporto.
  8. Il ricamo è la parte bellissima della mia vita, faccio un sacrificio su altro ma ogni tanto un regalo me lo faccio e questo penso proprio che mi aiuterà ad essere più serena e felice.

Insomma, le valutazioni erano tutte pro, l'unico contro era un dubbio se davvero lo avrei usato o se fosse finito nello sgabuzzino come l'altro.

Il modello adatto a me l'ho visto in alcune foto di craft room e, con pazienza, l'ho cercato in vari siti, trovandolo tra venditori di Etsy con prezzi discordanti (alcuni esorbitanti, tipo sui 300-400 euro, lo stesso eh? Mica fatto col baobab di tre secoli fa!!). Quindi state molto attente.

Tutti venditori dell'Europa dell'est, suppongo venga fatto lì, quindi. Mi sono incaponita di trovarlo su Amazon o su qualche sito che mi desse garanzia in caso di mancata consegna o disguidi di dogana e infatti l'ho trovato ma non disponibile :( Chiaramente non sono cose che vende Amazon, mette a disposizione la vetrina a terzi e così sono risalita alla ditta tedesca esportatrice, ho visto il suo sito, la sua affidabilità (ottime recensioni, corrieri noti, pagamenti con paypal), ho mandato una richiesta perchè anche lì non era disponibile ma in arrivo e dopo poco è arrivata la risposta della disponibilità quindi zac! Preso! 

Della velocità con cui mi è arrivato a casa vi ho già detto, era chiuso in una bella scatola con allegate le istruzioni in tedesco (ma c'era il disegno chiarissimo). Ecco come erano i pezzi nella scatola:

Stand da terra per telaio da ricamo

Ecco qua: sostegno, bastoni, 5 viti, sei dadi e un pacchetto (quello tutto a destra) con la morsa in caso voglia usarlo per tenere telai rotondi.

É in legno di faggio naturale, molto ben lavorato, liscio e senza schegge, si monta facilmente da soli, basta un po' di forza in alcuni punti in cui i legni si incastrano, ma se ce l'ho fatta io che sono una pippa possono farcela tutti!

E ora vi metto un po' di foto montato e con il mio lavoro in modo che lo vediate in varie angolazioni, io l'ho messo a livello di seduta del divano ma lo potete regolare in qualsiasi modo, anche per ricamare in piedi. Allo stesso modo potete dare l'angolazione che volete al telaio, io ricamo quasi orizzontale.

Stand da terra per telaio da ricamo
Stand da terra per telaio da ricamo
Stand da terra per telaio da ricamo
Come mai questo tiene e l'Opus no? I motivi sono 3:
  1. Il legno è pesante e molto più solido
  2. la barra obliqua lo tiene fermo e in equilibrio, non lo fa cadere in avanti
  3. Non ha una morsa ma un leggio con due braccia che si possono regolare sia in altezza che in larghezza

Pro e contro?

Ho aspettato di usarlo un po' per recensirlo quindi ora posso dirvi di più.
 
Pro: non ho più dolori di schiena e di spalle, ricamo molto volentieri, posso voltare il telaio facilmente, è di un bellissimo legno e non stona neanche in un salotto.
 
Contro: è ingombrante, bisogna avere spazio, se ci sono bambini che giocano e corrono ve lo buttano a terra o rischiano di farsi male. Certo, si può pensare di disfarlo quando non si ricama ma che noia! Io allento le viti e lo piego in avanti, ma anche così mi occupa un angolo molto ampio.

Per quanto riguarda il costo io l'ho pagato sugli 80 euro, francamente devo dire che li merita, avevo speso quasi lo stesso per l'Opus tanti anni fa e non c'è paragone. Vi consiglio di non sborsare più di 100 euro.
 
Vi metto il link di Amazon dove l'ho trovato e quello della ditta dove l'ho comprato, la pagina è questa, ma solo per darvi una dritta, nessuna promozione o sponsorizzazione.
 
Bene, spero di avervi fatto una review completa, magari di avervi dato qualche spunto o idea. Alla prossima!

Commenti

  1. That is wonderful that you are no longer having back or shoulder pain when you stitch, Irene! That makes this frame well worth the money! Enjoy ♥

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  2. Che bel post Irene!! Molto utile

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  3. Molto esauriente sia la presentazione del telaio acquistato che i vari pro e contro che hai esaminato, penso sia un post davvero utile a chi ha intenzione di comprarne uno. Per quanto riguarda me, ho sempre ricamato senza e non sento l'esigenza di cambiare questa abitudine, pur comprendendo le varie motivazioni. C'è da dire che io uso solo tela Aida che, anche se si stropiccia, non è difficile, a fine ricamo, rimettere in forma. Ho utilizzato un telaio solo per provare il punch needle e in quel caso era un telaio "casalingo" costruito dal mio compagno e un amico. Molto carino il divano rosa e splendida la ghirlanda che si intravede sul telaio. Ciao Irene!

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    1. Fortunatissima ad avere qualcuno che ti costruisce le cose!

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  4. Utilissima la tua recensione Irene, avere una postazione comoda invoglia a ricamare su questo non vi sono dubbi

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  5. Very interesting , looks a nice frame . Hugs June.

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  6. Ciao Irene la tua spiegazione sui telai è molto interessante e se mai deciderò di usarli mi sarà utile. Un saluto e buon comodo ricamo. 😍

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  7. Ognuno di noi ha il suo modo di ricamare.
    Io ho provato un paio di volte ad usare il telaio, per il mezzo punto, ma non mi ci ritrovo affatto.
    Mi fa piacere che ti trovi bene con il tuo nuovo telaio.

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  8. Intanto ti faccio i complimenti per queste informazioni utili, sei stata brava e paziente per trovare un telaio utile a te e anche se è ingombrante è più importante non avere problemi di doloretti vari.. come li chiamo io....un abbraccio

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    1. Infatti Michela, sono proprio felice, grazie

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  9. Grazie per la recensione sul telaio. Il mio è un Opus mi pare, ma lo uso davvero poco. Lavorando soprattutto su progetti piccoli, mi trovo meglio a tenere il ricamo in mano. Devo dire però che sono sempre oggetti bellissimi da guardare... un pezzo di arredamento d'altri tempi!
    Un abbraccio

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  10. Anonimo26.2.24

    Molto, molto interessante, io con i telai ho un pessimo rapporto, chissà che magari con questo sia la volta buona? Grazie per gli ottimi consigli e per essere passata da me :-)
    Anna

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  11. Un'utilissima recensione, ci farò un pensierino!

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  12. Ciao Irene, non sapevo esistessero dei telai del genere. Sembrano quasi un cavalletto per dipingere.
    Un saluto 😘

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    1. Infatti sono fatti più o meno così, come un leggio

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