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Lucy Adlington, Il nastro rosso: recensione

Buongiorno ragazze, primo martedì del mese, parliamo di un libro che non vi suonerà nuovo come autrice e come trama: Il nastro rosso di Lucy Adlington, il romanzo ispirato alla storia vera delle giovani sarte del campo di Auschwitz di cui avevamo già parlato qui.

Lucy Adlington, Il nastro rosso

Lucy Adlington, Il nastro rosso, Sperling & Kupfer, Milano 2023

Tit. orig.: The Red Ribbon

Genere: romanzo storico ispirato da una storia vera

Categoria: sartoria, moda, ricamo

Trama

Faccio un passo indietro per chi non ha letto il post del libro precedente: Lucy Adlington è una storica della moda e, durante le sue ricerche, ha approfondito la storia di alcune internate nel campo di concentramento di Auschwitz che sono riuscite a sopravvivere lavorando in un atelier che produceva alta moda per le mogli del personale delle SS.

A partire da questo, ha scritto un romanzo incentrato su Ella, una ragazzina che sa cucire molto bene grazie alla nonna e che viene presa a lavorare proprio in quel laboratorio di sartoria. Tra le "colleghe" trova nemiche e amiche sincere, tra cui una in particolare, Rose, che la riempie di storie e di sogni, e le dona la forza e la voglia di desiderare, una volta uscite da lì, di fondare un atelier tutto loro.

La vita è durissima, a causa di un litigio con una delle guardie ad Ella viene lesionata una mano, non potrà più cucire e finirà a fare la lavandaia, con Rose che è sempre più magra e malata. Ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza, per non diventare cenere, per non guardare tutti quei mucchi di vestiti rubati agli ebrei, per non sentire la fame, per non vedere la violenza, stringendo sempre fra le mani il nastro rosso di Rose, unico segno di bellezza. 

Coraggiosamente, per non abbandonarla, sceglierà di non fuggire dal campo, ma di aspettare la liberazione. E forse la speranza potrebbe tramutarsi in realtà.

Commento

Avendo letto il saggio precedente, ho capito subito l'ambientazione, ma non so perchè l'autrice ha scelto di non fare i nomi veri nè delle ragazze, nè dei luoghi, se non di alcuni comandanti e responsabili del campo realmente esistiti (a tal proposito, è nei cinema in questi giorni il film di Jonathan Glazer La zona di interesse, in cui si descrive la vita quasi idilliaca e paradossale del comandante Rudolf Höss e della sua famiglia nella graziosa villetta ai confini del campo. La moglie l'avevamo già conosciuta nel libro precedente, si faceva fare vestiti di alta moda, ricordate?).

Perciò all'inizio non si comprende bene che tipo di laboratorio sia, perchè le ragazze sono così maltrattate e ogni tanto spariscano senza lasciare traccia. Lo si capisce col tempo, ma non ho trovato la stessa reale crudeltà del saggio, qui tutto è romanzato e reso più dolce, come a non voler fare troppo male.

Senza svelare il finale, sarebbe bellissimo che le cose fossero andate così, anzi, lo vorremmo tutti che la speranza e la forza di volontà facciano sopravvivere e vincere il male.

Needlework Fiction Books

In questo romanzo troviamo cucito, una sartoria basata sul riadattamento di vestiti confiscati o sulla creazione di abiti d'alta moda copiati dalle riviste. Ella è una bravissima stitlista ed un'abile cucitrice, Rose è una ricamatrice che riesce a rendere i fiori che ricama sugli abiti, reali e preziosi. Sarà il pensiero di un futuro fatto di stoffe e fili, insieme alla fantasia di Rose, a renderle capaci di sopportare e sopravvivere a tutti i costi.

Note

É un libro che ha avuto molto successo perciò lo troverete facilmente nella vostra biblioteca, su mlol, o libreria di fiducia, oppure online.

Commenti

  1. Ciao Irene grazie per la recensione di questo libro. È una storia di coraggio e voglia di vivere in quel momento triste e orribile della storia che nessuno dovrebbe dimenticare. Un saluto e buona lettura.

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  2. Grazie per la tua recensione

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  3. grazie per la recensione: una lettura che fa sicuramente pensare... un abbraccio!

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  4. Ciao! Grazie per la recensione, ho già preso il saggio anche se non l'ho ancora cominciato e mi sa che prenderò anche questo! un abbraccio

    RispondiElimina
  5. That sounds like such an interesting book, Irene. I will have to check to see if our library carries it! Hope you're having a relaxing weekend ♥

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  6. Ciao Irene, peccato che l'autrice abbia voluto addolcire gli avvenimenti... sarà stata una scelta commerciale? Chissà.
    Un saluto 😘

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