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Carolina Invernizio, Storia di una sartina: recensione

Buongiorno ragazze e auguri per un felicissimo anno nuovo! Primo post del 2025, come d'abitudine iniziamo con un libro che non è molto allegro, anzi, piuttosto tragico e romantico, ma di un'autrice italiana importante per la storia della letteratura, cui non è stata data la giusta importanza. Si parla di vita e d'amore con lo sfondo di ago e filo.

Carolina Invernizio, Storia di una sartina

Carolina Invernizio, Storia di una sartina, Edarc, 2015

Genere: romanzo

Categoria: sartoria

Trama

Giselda è una ragazza bellissima e modesta, vive in estrema povertà con il padre alcolizzato che sperpera tutti i soldi al bar, e la madre cieca. Per sopravvivere fa la sarta in casa, in una stanzetta con la macchina da cucire. La sua bellezza sarà una virtù ma anche la causa delle tragedie che cadranno su di lei: vittima di un amore impossibile, da sola, partorirà un figlio non voluto e, in una notte di tempesta, lo getterà nell'Arno.

Vista e denunciata alla polizia da un passante, verrà arrestata e condannata a tre anni di carcere, ma non farà mai il nome di chi l'ha infangata, terrà tutto dentro fino a che, il giorno in cui verrà liberata, si vendicherà del dolore causato a lei e alla sua famiglia da un giovane ricco che aveva rifiutato di sposarla.

Commento

A dicembre avevo preannunciato la lettura di questo libro, non so se qualcuna di voi l'ha letto, sono curiosa di sapere cosa ne pensate. É un romanzo breve e datato, Carolina Invernizio è stata un'ottima scrittrice soprattutto di gialli e di romanzi melodrammatici, ma all'epoca è stata accusata di essere una casalinga frustrata che scriveva racconti troppo popolari.

Io ho trovato il suo stile semplice ma molto veritiero: il dramma di questa ragazza sedotta e abbandonata a se stessa, che ha dovuto nascondere la gravidanza per non macchiare la sua famiglia, che ha partorito da sola e ha ucciso il suo bambino per nascondere il disonore, si sente in ogni parola. Il dolore che la perseguita, tanto da diventare quasi pazza, la sua confessione piena ma il rifiuto categorico di fare il nome di chi l'aveva ridotta così, è veramente forte.

Questo tipo di situazioni di povertà estrema, non erano così isolate all'epoca, e mostra tutto il dolore delle donne vittime di padri violenti o alcolizzati o nullafacenti ma, allo stesso tempo, la loro forza di reazione, attaccate alla famiglia e al lavoro di cucito per sopravvivere.

La fine mi sembra ineluttabile e un po' troppo romantica e tragica, ma io vorrei sempre un lieto fine e invece la vita spesso è crudele.

Needlework Fiction Books

Giselda è una sarta, lavora fino alle prime ore del parto, è una brava ragazza e porta tutti i soldi in famiglia per sostenere la madre cieca. Il suo lavoro è importantissimo ed è quello di tante altre ragazze che svolgevano, all'epoca, la loro attività in casa.

Proprio grazie al lavoro è molto conosciuta nel quartiere e, per fortuna, qualche sua vicina che le vuole bene resterà al suo fianco e l'aiuterà una volta uscita dal carcere.

Note

É un libro molto raro, se siete fortunate lo trovate in biblioteca o in qualche negozio dell'usato. In commercio, attualmente, si trova solo l'ebook.

Cosa leggerò per il prossimo mese?

Per la recensione di febbraio ho scelto Le ragazze della Singer di Ana Lena Rivera (titolo originale: Las Herederas de la Singer), una saga famigliare spagnola che ruota attorno ad una macchina da cucire.
 
Vi lascio la sinossi così, se vi incuriosisce e lo volete leggere, ne parliamo qui il 4 febbraio.
A volte un solo oggetto può raccontare una grande storia e unire le persone oltre il tempo. Un matrimonio senza amore è l'unica via d'uscita dalla miseria per Aurora, bisnonna di Alba e una macchina per cucire Singer, usata, ricevuta come regalo di nozze, diventerà il simbolo del suo riscatto. Quella Singer, un semplice oggetto, avrà però un valore particolare per Aurora, tanto che verrà tramandata di generazione in generazione... fino ad arrivare ad Alba. Sua madre, Ana, la custodisce gelosamente, finché un giorno Alba gliela chiede in prestito per un progetto artistico. Ana capisce allora che è arrivato il momento di raccontarle la vera storia di quella vecchia Singer e il suo terribile segreto, che ha gravato come una minaccia sulla vita di Aurora. Un segreto che le trasporterà in un viaggio a ritroso nel tempo, in una vicenda famigliare fatta di amori, tragedie, cuori spezzati e grandi sogni e, come spesso accade, nella Storia più grande.

Quindi, buona lettura se volete leggere con me, e invece nel prossimo post torniamo al ricamo!

Commenti

  1. Non conoscevo questo libro, lo metto nella mia lista, grazie!
    Le ragazze delle Singer è li che mi aspetta da un po'

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le ragazze della Singer è un librone, ma ce la faremo!

      Elimina
  2. Oh Irene il libro che hai recensito è così tragico e crudele ma penso che lo leggerò tutto d'un fiato. Una realtà impietosa e, come dici, dolorosa e purtroppo diffusa.
    Grazie, un abbraccio
    Susanna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Susanna! I tempi sono cambiati ma su certe cose mica tanto...

      Elimina
  3. Ciao Irene rinnovo il mio augurio di buon anno e per quanto riguarda il libro l'ho letto e devo dire che anche essendo un po datato si fa leggere molto bene, la scrittrice non la conoscevo e mi piace perché non si dilunga in inutili descrizioni. La storia ahimè è davvero triste e anche io speravo in un epilogo diverso, mi piace il lieto fine delle storie, peccato. Anche il nuovo libro che hai proposto mi incuriosisce se riesco a trovarlo lo leggerò. Aspetto il post con il ricamo. Ti saluto e buon ricamo 🥰

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    Risposte
    1. Certo Anna, ho finito i cuscini! Poi vi mostrerò cosa ho iniziato :)

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