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Cristina Caboni, La stanza della tessitrice: recensione

Buongiorno ragazze e bentrovate! Non è un pesce d'aprile ma il mio primo post del mese con recensione: oggi parliamo de La stanza della tessitrice di Cristina Caboni, un libro perfetto per la nostra bibliografia, parte dalla tessitura arrivando al cucito, alla sartoria e al ricamo. 

Cristina Caboni, La stanza della tessitrice

Cristina Caboni, La stanza della tessitrice, Garzanti, Milano 2019

Genere: saga familiare

Categoria: tessitura, sartoria, ricamo

Trama

Camilla lavora in una sartoria a Bellagio, paese dove si è rifugiata dopo una fuga da Milano e l'allontanamento dalla sua famiglia a causa di dissapori. Non è una sarta qualunque: modifica e fa rivivere i vestiti che sono stati significativi per le persone che li indossavano, donando una nuova vita, quella che forse desidera lei. Ma la malattia della donna che l'ha cresciuta dopo la morte dei genitori, la riporta a fare i conti col suo passato, e con la ricerca della sorella della sua seconda mamma, misteriosamente scomparsa tanti anni prima. Come unico indizio da cui partire, un baule di meravigliosi abiti creati dalla madre delle ragazze, una donna il cui passato è nebuloso, con un pezzo di vita passato a Parigi come stilista sotto falso nome.

I vestiti hanno uno scrapolario, un sacchetto cucito all'interno contenente petali di fiori, biglietti, frasi augurali o altro. Da questo Camilla capisce che Caterina altri non è che la famosa stilista Maribelle, scomparsa in un rogo nel suo atelier parigino. Ma sarà davvero così? Con l'aiuto di Marco, il suo grande amore da sempre, riuscirà a riannodare i fili, riunire le due sorelle e trovare la vita felice che tanto cercava. 

Commento

Spero di essere riuscita a scrivervi bene la trama, è abbastanza intricata, ricca di personaggi e di vari livelli di passato. C'è la parte riguardante Camilla molto rosa, forse un po' troppo per i miei gusti, e la meno interessante; quella più densa di significato e d'avventura è la vita di Maribelle alias Caterina Frau, che dalla Sardegna, a partire dall'insegnamento della balia tessitrice, con tenacia talento e fortuna arriva ad essere una grande stilista di Parigi. Ma la guerra e un lutto interromperanno il suo successo e il ritorno in Italia non sarà così roseo, tra Fascismo e partigiani.

Ci sono capitoli scritti molto bene, altri troppo veloci e superficiali e non è così agevole mettere insieme tutti i pezzi, avrei preferito un approfondimento solo su alcuni personaggi, tralasciando altri.

Anche in questo libro, purtroppo, all'inizio, ho avuto un déjà vu, nel senso che ce ne sono parecchi, ormai, che rivelano dei segreti famigliari partendo da abiti ritrovati in un baule (ne ho ancora alcuni in lista da leggere). Tuttavia, anche se non proprio originale, mi piace che l'autrice sia partita da una tradizione sarda e abbia trasformato le ragazze più sfortunate in donne forti attraverso il lavoro e la maternità.

Needlework Fiction Books

Questo è forse uno dei libri più centrati per le nostre letture: ogni abito ideato da Caterina prima e da Camilla poi, è qualcosa di profondamente artigianale e amato, creato su misura non solo per il corpo, ma per la mente e i desideri di chi lo indosserà. Non c'è solo cucito, ma ricamo, tessitura, e ogni tipo di tessuto è una metafora di ciò che si sta vivendo. La cura con sui si disegna e si cuce, dimostra tutto l'amore di una mamma, di una sorella, di un'amica.

Note

Molto femminile, se non l'avete già letto ve lo consiglio, anche come regalo per un'amica speciale, aggiungendo magari una busta con un bel messaggio e petali di fiori, come gli scrapolari di Maribelle. Lo potete trovare nella vostra biblioteca, libreria preferita, su mlol, oppure online qui.

Cosa leggerò per il prossimo mese?

Ho scelto qualcosa di simile al romanzo della Caboni, nel senso che è famigliare e femminile, ma questa volta ambientato in Irlanda e come tema c'è il patchwork: si tratta di Una buona madre di Catherine Dunne. Penso sia perfetto per il mese di maggio e la festa della mamma. Vi metto la sinossi:
Un appuntamento tra due donne in un caffè di Dublino, che segnerà per sempre il loro futuro. Tess non ha idea di chi sia Maeve, questa donna che l'ha cercata dicendole di avere informazioni importanti su uno dei suoi figli, Luke, quello scapestrato, quello che a tutti i costi deve distruggere la serenità dei genitori e del fratello Aengus, spesso costretto suo malgrado a coprirlo. Che cosa avrà fatto questa volta Luke? Ma se veramente Maeve è una sconosciuta, perché Tess ha la vaga impressione di averla già vista? Dall'incontro tra Tess e Maeve si dipanano le storie delle loro famiglie, che si scopriranno legate in un intreccio indissolubile. Tess è cresciuta in una famiglia numerosa nell'Irlanda degli anni Settanta, troppe responsabilità hanno gravato precocemente sulle sue spalle perché avesse voglia di diventare madre a sua volta, e ha faticato a calarsi in quel ruolo. Invece Maeve è rimasta incinta troppo presto, ha rischiato di vedersi sottrarre sua figlia, e solo il coraggio di una zia che aveva subito quel feroce destino è riuscito a salvarla da un istituto per ragazze madri molto simile a una prigione. Tess e Maeve sono due facce della maternità in un'Irlanda che, attraverso le generazioni, sembra negare alle donne la possibilità di scegliere. Un filo sottile lega le protagoniste di questo romanzo corale – e le loro madri, e i loro figli –, un filo simile a quello delle coperte patchwork che una di loro realizza, metafora dell'inesauribile capacità femminile di tessere, creare, rammendare e rinnovare sentimenti e relazioni.
Se volete leggerlo con me, ne parleremo qui martedì 6 maggio

Commenti

  1. Un libro rosa con un bel tocco di giallo insomma.
    Mi affascina peró la trama del secondo libro, quello in Irlanda, da segnare.

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  2. Ciao Irene molto interessanti tutte e due i libri , il secondo mi intriga di più, da mettere sicuramente nella lista di libri da leggere. Io per ora continuo con i gialli di Agata Christie. Ti saluto e buon ricamo 🥰

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    Risposte
    1. Grazie mille Anna e buona lettura a te!

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  3. grazie per la recensione! molto intrigante.... e grazie per questo latro suggerimento: trovi sempre libri molto interessanti dal "nostro" punto di vista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Silvia, ne stanno uscendo molti in questo periodo

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  4. Entrambi i libri sembrano interessanti , me li segno per quando avrò finito con il mio viaggio nella fantascienza . Grazie per la recensione!

    RispondiElimina
  5. Anonimo2.4.25

    Catherine Dunne è una delle mie scrittrici preferite! Buona lettura e Dolce Pasqua ormai vicina!🤗

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  6. Anonimo2.4.25

    Ho dimenticato di firmare, sorry...
    Franca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Franca, allora sarà sicuramente un bel libro, buona Pasqua anche a te!

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