Passa ai contenuti principali

Elizabeth O'Connor, L'odore freddo del mare: recensione

Buongiorno ragazze e bentrovate. Nel primo post di luglio, nel pieno dell'estate, parliamo del meraviglioso libro che abbiamo letto lo scorso mese: L'odore freddo del mare di Elizabeth O'Connor. A me è piaciuto moltissimo, sia nella scrittura che nella trama, vediamolo!

Elizabeth O'Connor, L'odore freddo del mare

Elizabeth O'Connor, L'odore freddo del mare, Garzanti, Milano 2024

Tit. orig.: Whale Fall

Trad. da: Federica Merati 

Genere: romanzo

Categoria: ricamo

Trama

Siamo negli anni Trenta, in un'isola gallese dove il tempo si è fermato: mentre nel continente c'è aria di guerra, lì la vita trascorre lenta e sempre uguale per le uniche dodici famiglie che ci abitano, pescatori di aragoste, che vivono tra privazioni, poco da mangiare, ricami e bambini. Due fatti interrompono la quotidianità: la morte di una balena spiaggiata e l'arrivo di due ricercatori di Oxford che vogliono studiare gli usi e costumi degli abitanti, rimasti ancorati al passato nelle tradizioni, nell'abbigliamento, nella mentalità.

Manod, ragazzina che vive con la sorellina e il papà dopo la morte della madre, conoscendo bene l'inglese, viene impiegata come traduttrice e scopre che al di là del mare c'è un mondo dove le donne possono andare all'università e perfino non sposarsi. 

Ma non tutto scorre come previsto e mentre la balena si decompone lentamente, Manod capisce che i due studiosi non sono così sinceri, e manipolano la gente per scrivere il loro libro.

Commento

É un libro intenso e poetico, con le sue descrizioni di mareggiate e tempeste, malinconico e struggente, delicato nel descrivere le due ragazzine rimaste sole dopo che la madre ha ceduto alla tristezza dell'isolamento. É bellissima la forza e l'ingenuità di Manod che si fida degli stranieri e offre tutta se stessa per aiutarli, sperando che la portino con loro per una vita diversa, l'affetto per la sorella, per il padre così solo, l'amore e l'odio per l'isola che la costringe ad essere una donna uguale alle altre, destinata a sposarsi e a fare figli, mentre lei vorrebbe studiare.

Needlework Fiction Books

Manod ricama divinamente, ritrae i paesaggi, le persone, gli animali, i fatti, ciò che accade fuori dalle sue finestre. Gli studiosi le chiedono i suoi lavori con la scusa di fotografarli e la promessa di restituirli, ma non lo faranno, li porteranno via con loro e non li rivedrà più. Una ferita che si aggiunge a quella profonda della disillusione.

Note

Per me è stata una sopresa ed uno dei più bei libri letti quest'anno, quindi non posso che consigliarlo. Lo potete trovare nella vostra biblioteca, su mlol, nella libreria di fiducia oppure online

Cosa leggerò per il prossimo mese?

Tra le varie saghe familiari di cui mi sono occupata, ho lasciato in sospeso le sorelle del Ku'damm di Brigitte Riebe, quindi vorrei terminare con l'ultimo libro uscito in Italia: Il tempo della speranza. Non ero stata molto entusiasta dei primi due volumi (che trovate recensiti qui e qui), ma vorrei terminare il ciclo. In realtà in Germania sono usciti ulteriori 2 volumi, ma forse in Italia non ha avuto molto successo, staremo a vedere. 
 
Vi lascio la trama:
Insieme a Rike, Silvie e Florentine siamo ormai giunti agli anni Sessanta, anni cruciali nella storia di Berlino e dell’Europa intera, e come le sorti della città, anche quelle delle ragazze sono a un punto di svolta. La piccola Florentine, la più giovane delle tre figlie Thalheim, dopo un lungo soggiorno a Parigi ha deciso che è ora di tornare a casa. Ma cosa la aspetta lì? Da che ha memoria, Florentine ha desiderato sempre e solo una cosa: dedicarsi interamente all’arte. Ha sempre avuto uno spirito ribelle, combattivo, ma, quando inizia a dipingere, tutto si fa luminoso e leggero. In disaccordo col padre, che immaginava per lei un futuro nei grandi magazzini di famiglia, si è iscritta all’accademia d’arte. Il suo posto è lì. Ma presto un’ombra oscura la felicità della giovane. Rufus Lindberg, il suo imperioso insegnante, umorale e ineffabile, le sta rendendo la vita un inferno. Nel frattempo, le tensioni politiche tra Est e Ovest minacciano di dividere in modo definitivo la città, e anche la famiglia. C’è speranza per Florentine e i suoi cari? C’è speranza per Berlino?
Una conclusione che certo non deluderà i molti lettori di questa avvincente saga, che si è aperta con tre ragazze costrette a ripartire da zero e si chiude con tre donne padrone dei loro destini.
 
Se lo volete leggere con me o se lo avete già letto e lo volete commentare vi aspetto qui martedì 5 agosto.

Commenti

  1. grazie per la segnalazione! lo metto nella mia lista

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo Silvia, a me è piaciuto tanto! Grazie

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La mia gallina procede!

Buongiorno ragazze e bentrovate. Come procede la vostra estate? State aspettando le vacanze? Avete dei progetti di viaggio o resterete a casa? Vi portate i ricami? Oggi vi pubblico la foto della gallina che sto ricamando per farne un cuscino: la gallina è terminata, manca la scritta sottostante, quindi penso che a breve la finirò.  Schema tratto dalla rivista Profilo punto croce, n. 6 aprile/maggio 2025 Tela Murano Zweigart Fili e Filati DMC Mouliné Che differenza fare questi ricami veloci rispetto al runner pasquale! Ho scelto una tela Murano, è così regolare che le crocette sono perfette. Visto che sono abbastanza imbranata con la macchina da cucire, e che il cuscino lo dovrò regalare quindi vorrei che fosse perfetto, non rifinirò il retro con le taschine come faccio di solito, provo un esperimento. Su Casa Cenina ho trovato questi kit (sono definiti così), con il retro del cuscino già pronto con la cerniera: basta cucirlo dietro al nostro ricamo e il gioco è fatto.  ...

Come fare fiocchi perfetti: tutorial per abbellire un ornamento

A grande richiesta oggi vi insegno a fare dei finti fiocchi perfetti (finti perché in realtà non si annodano), utili per rifinire i nostri ornamenti ricamati, presto e bene. Ovviamente i metodi sono moltissimi, questo è il mio, ma in futuro ne possiamo vedere altri. Pronte? Prendiamo il nostro ornamento che abbiamo già preparato con il nastrino per appenderlo: in questo caso io ho fatto un ornamento per l’albero di Natale, ma va bene qualsiasi altro tipo. Teniamo sottomano: un ago già infilato con una gugliata non molto lunga in tono con la nostra stoffina e annodiamo l'estremità, in modo che sia già pronto (ci servono le mani bene libere);  un paio di forbici ben affilate;  due tipi di nastro (io scelgo sempre un'organza sintetica perché costa poco ed è brillantissima, e un nastrino di raso identico a quello che ho usato per fare l’appendino) che possono essere dello stesso colore, ovvero tono su tono, o di colore diverso che si abbini con il nostro ri...

Punto croce: a quanti fili si ricama?

Ciao ragazze, oggi parliamo di filati e cerchiamo di rispondere a una domanda piuttosto frequente: quanti fili dobbiamo usare per le nostre amate crocette? Parliamo ovviamente del filato più comune, ovvero delle matassine di cotone mouliné che, solitamente, sono vendute in unità di 8 metri a 6 capi. Proviamo a fare chiarezza. Molti disegnatori hanno ormai l’abitudine di aggiungere una legenda ai loro schemi con indicato le dimensioni del ricamo sui vari tipi di tela, la quantità di matassine per colore e, appunto, il numero dei capi da usare. Ma non sempre siamo così fortunate. Allora, come facciamo? Posto che dipende dal tipo di tela che usiamo e dall’ effetto di copertura che vogliamo ottenere, per il punto croce non è un aspetto secondario, la nostra scelta fa una grande differenza! Generalmente: 1 capo dona poca copertura e può essere usato per i dettagli meno pieni come il cielo sullo sfondo; 2 capi donano una migliore copertura, è la quantità usata ...

Tele da ricamo: aida e count

Torniamo alla nostra rubrica sulle tele da ricamo. La volta scorsa abbiamo parlato della composizione delle varie declinazioni della tela aida . Oggi torniamo sull'aida ma cerchiamo di imparare le sue misure: cosa sono i count, come si calcolano, come si calcola la dimensione di uno schema, quanti fili dobbiamo usare. Procediamo con ordine. Le misure Quando andiamo in negozio a comprare la tela aida, ci viene chiesto a quanti count, a quanti fori o a quanti quadretti la vogliamo. Noi italiani parliamo di quadretti , nei paesi anglosassoni usano i count che non corrispondono, eh? Attenzione: una tela 20 count non significa che ha 20 quadretti in 10 cm. Vediamo di essere più chiari. Cosa sono i count I paesi anglosassoni hanno, come unità di misura, il pollice (inch) che corrisponde a 2,54 cm (arrotondiamo a 2,5). Con count , si intende il numero di quadretti di tela che ci stanno in un pollice (quindi in 2,5 cm). É un po' complicato per noi che non siamo abituati ...

Runner di Pasqua a punto croce

Buongiorno ragazze, in questo caldissimo mese di giugno ho terminato il runner di Pasqua! Progetto preparato un paio di anni fa, iniziato nel gennaio di quest'anno, dopo circa 5 mesi è finito. Vi mostro anche i primi punti del cuscino che sto ricamando adesso. Infine vi metto il link ad un tutorial per creare una custodia per le forbici a forma di cocomero!  Scusate se non ho stirato la tovaglia sotto ma era troppa la voglia di fare le foto! Allora, il runner sulla rivista da cui l'ho tratto era molto più lungo, prendeva tutta la lunghezza del tavolo e le uova erano ripetute 6 volte. Bellissimo ma non ce l'avrei mai fatta! Il ricamo sarebbe durato un anno ed ero già abbastanza stanca di rifare sempre lo stesso disegno. L'effetto mi piace moltissimo, l'aver scelto una Floba superfine come tessuto e il ricamo con un filo di mouliné su due fili di trama (il mio preferito) rende il disegno quasi un acquerello. Le dimensioni sono 1 metro x 50 centimetri, l'ho rifinit...