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Monica Ferris, Hanging by a Thread: recensione

Buongiorno ragazze, primo post del mese di ottobre, parliamo di libri: sono tornata a leggere i Needlecraft Mysteries di Monica Ferris, il sesto volume che parla di ricamo, omicidi e indagini nel periodo di Halloween.

Monica Ferris, Hanging by a Thread

Monica Ferris, Hanging by a Thread, Berkley Prime Crime, New York 2003 (Needlecraft Mistery; 6)

Genere: giallo soft, Cozy Mistery

Categoria: ricamo, maglia

Trama

Betsy è ancora relativamente nuova ad Excelsior e quando assume Foster Johns per riparare il tetto del suo negozio di merceria, non si capacita di aver creato uno scandalo: a Foster viene attribuita la colpevolezza del duplice omicidio di una coppia di coniugi avvenuto 5 anni prima e mai risolto dalla polizia. Betsy capisce che l'uomo è distrutto da questa diceria, crede nella sua innocenza e sfodera le sue doti investigative per far riaprire il caso e risolverlo una volta per tutte.

Commento

Voi fedelissime che mi leggete da tanto sapete che questa serie di gialli, un po' alla Jessica Fletcher, ambientati in una merceria del Minnesota, mi piace molto. Questo volume forse un po' meno degli altri perché le indagini e la soluzione mi sembrano un po' astruse, tuttavia ci si diverte comunque. Inoltre, essendo ambientato nel periodo di Halloween, non mancano le storie di fantasmi che movimentano la trama.
 
Bisogna dire però che l'autrice riesce benissimo nel suo intento di far capire come il pettegolezzo rovini irrimediabilmente la vita delle persone e le spinga perfino a far del male o ad uccidere. Mai credere a quello che viene detto se non si indaga a fondo sulla verità e, soprattutto, mai far finta di non vedere sul viso delle persone la loro tristezza, il loro dolore o una tacita richiesta di aiuto. 

Needlework Fiction Books

Betsy ha una merceria ed è sempre alle prese con richieste particolari delle ricamine e con ordini di materiali. Nel periodo di Halloween si ricama già il Natale e prepara le vetrine a dovere: calze da ricamare, modelli per ornamenti, filati colorati rosso, verde e oro. Inoltre fa una cosa secondo me bellissima che spero qualche negozio italiano prenda come esempio: sul bancone mette un piccolo albero di Natale di plastica completamente spoglio. Ogni ricamina che lo desidera prepara un ornamento da appendere e alla fine l'albero così addobbato viene regalato ad una famiglia bisognosa che non se lo può permettere. La trovo un'idea strepitosa.
 
Come ogni volume anche questo contiene un piccolo schema da ricamare a punto croce e, essendo ambientato ad Halloween, non poteva che essere una ragnatela. Lo potete scaricare anche dal sito di Monica qui

Note

Questi volumi non sono stati tradotti in italiano, li trovate solo in inglese. Se volete il cartaceo si trova molto facilmente a metà prezzo nei negozi vintage angloamericani, altrimenti lo trovate online qui.

Quale sarà la lettura del mese?

Per il mese di novembre cambiamo totalmente genere e leggiamo un bel romanzone che ho visto esposto nelle vetrine delle librerie: Le amiche dell'atelier francese di Ruth Kvarnström-Jones, vi metto la trama.
 
Stoccolma, 1912. È l’inizio di un nuovo decennio e, sebbene ombre minacciose si allunghino sul futuro dell’Europa, nelle città il progresso non si ferma. Sempre più popolari sono i grandi magazzini, edifici immensi dov’è possibile soddisfare ogni desiderio. In Svezia ancora non esiste un luogo del genere, ma Josef Sachs lo sta progettando: il Nordiska Kompaniet sarà il negozio più grandioso di Stoccolma. Quando i lavori vengono completati, diventa subito chiaro che la chiave del successo è uno staff professionale ed efficiente, come sa bene Märta Eriksson che, forte dell’esperienza al Grand Hôtel, recluta un gruppo di donne volenterose e affiatate per gestire al meglio il proprio reparto. Ma con lo scoppio della guerra è lei ad aver bisogno di supporto: benché la Svezia sia neutrale, il suo fidanzato viene richiamato al fronte perché di origine tedesca. Con il passare dei mesi le sue lettere si fanno sempre più rade e, quando le comunicazioni s’interrompono del tutto, la giovane non può che pensare al peggio… Eppure al Nordiska Kompaniet il lavoro non si ferma per nessuno, in particolare all’atelier francese, il fiore all’occhiello dei grandi magazzini. È qui che, tra vestiti all’ultima moda e clienti impossibili da accontentare, s’intrecciano le storie di sarte e modelle, commesse e caporeparto: ognuna coltiva un sogno da realizzare, ognuna deve affrontare ostacoli all’apparenza insormontabili, eppure tra slanci di generosità e voglia di costruirsi un futuro d’indipendenza, tra loro si creerà un legame d’amicizia indissolubile.
 
Se lo volete leggere con me, o se lo avete già letto e lo volete commentare, vi aspetto qui martedì 4 novembre.   

Commenti

  1. Ciao Irene grazie per i tuoi consigli di lettura, se questi libri fossero stati in italiano li avrei letti senz'altro, mi piacciono i gialli stile Jessica Fletcher e adoro ricamare quindi era l'accoppiata vincente, peccato. Anche io trovo l'idea dell'alberello sul bancone da addobbare molto interessante, chissà se qualcuno la copiera`. Ti saluto e buon ricamo 🥰

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  2. I'll have to check out her books--they sound like fun! And thank you for the link to the cute spider cross stitch, Irene! Hope your October is going well ♥

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  3. Ciao, andrò sicuramente a cercare questi gialli, mi piace il genere e questi sembrano davvero interessanti! Grazie per la recensione e per il link allo schema ! Ciao :-)

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  4. interessanti questi gialli! sempre utili i tuoi consiglio

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  5. Carissima Irene, sono proprio felice di essere tornata a leggere il tuo blog e ti ringrazio di essere venuta a lasciare un messaggio. Ora riprenderò la lettura dei tuoi post a ritroso, ho già visto un bellissimo leopardo tra i fiori.
    Un grande abbraccio e buon autunno
    Susanna

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