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Christiana Moreau, Cachemire rosso: recensione

Buongiorno ragazze, come state? Primo post di giugno, parliamo del libro che abbiamo letto insieme nel mese di maggio, Cachemire rosso di Christiana Moreau: un morbidissimo filo di cachemire di un color rosso intenso, lega i destini di donne così diverse ma simili nella voglia di vivere ed essere libere.

Christiana Moreau, Cachemire rosso

Christiana Moreau, Cachemire rosso, Tea, Milano 2022

Tit. orig.: Cachemire rouge

Trad. di: Roberto Boi

Genere: romanzo

Categoria: maglia

Trama

Una ragazzina mongola di nome Bolormaa, a causa del cambiamento climatico ed economico, dovrà lasciare la vita nomade e il suo amatissimo allevamento di capre con cui sopravvive filando cachemire. Con l'ultima lana ricavata, grazie agli insegnamenti della nonna, crea un filato di un color rosso intenso mai visto e confeziona un maglione che venderà al mercato cinese di Ordos. L'acquirente è Alessandra, un'italiana che gestisce una boutique di capi in cachemire a Firenze e che non si lascia sfuggire il capolavoro che porterà in Italia mettendolo in mostra e vietandone la vendita. Come ringraziamento per il capo pregiato, lascia a Bolormaa il suo biglietto da visita, assicurandole che se un giorno avesse lasciato il suo paese, le avrebbe offerto un lavoro.

Il destino di chi lascia la vita di pastorizia per la città, è di lavorare nelle fabbriche di abbigliamento, con pochi soldi, cibo, e uno sfruttamento fisico e sessuale. Bolormaa scappa da quella vita insieme all'unica amica che ha trovato, prende il treno, attraversa tutta la Russia e, dopo varie vicissitudini, approda in Italia, a Prato, dove vorrebbe coronare il suo sogno. Ma anche qui trova ad aspettarla lo stesso sfruttamento cinese, in fabbriche dove deve cucire cappotti.

Eppure riuscirà a ritrovare Alessandra, anche lei in crisi, ma insieme riusciranno a dare una svolta al negozio, al commercio della lana e a tutte quelle persone che ancora credono in un mondo migliore ed etico.

Commento

Libro molto breve, è quello che io definisco divulgativo, cioè che vuole parlare di un tema molto caro all'autrice, che si documenta e riesce a farlo diventare una ricerca esaustiva.

Infatti si impara tantissimo sull'allevamento delle capre, su come vengono pettinate per avere il filato più pregiato, sulle condizioni di vita delle operaie. A tutto ciò viene aggiunta questa bellissima storia di riscatto sociale e una piccola parentesi d'amore.

Non mi è dispiaciuto, perché ho adorato imparare le tecniche e la vita nomade delle famiglie di allevatori mongoli, tuttavia credo che si sia un po' persa la trama che avrebbe potuto essere sviluppata maggiormente.

Needlework Fiction Books

Come già accennato si parla esclusivamente di cachemire, della tecnica di allevamento delle capre, della raccolta del pelo e della filatura, della tintura, di quanto lavoro artigianale di qualità c'è dietro un maglione.

Note

Si legge velocemente, la scrittura è scorrevole, è un libro adatto a tutti, anche a ragazze molto giovani, tuttavia lo lascerei ad un pubblico femminile.

Lo potete trovare nella vostra biblioteca, libreria di fiducia, su mlol e online

Cosa leggerò per il prossimo mese?

Ho scelto un libro breve e dalle recensioni bellissime, L'odore freddo del mare di Elizabeth O'Connor.

Vi lascio la trama:  
Galles, anni Trenta. Davanti a sé Manod ha solo il mare. Un'infinita distesa di acqua che si estende a perdita d'occhio. Al di là, c'è tutto quello che lei non può avere. Al di là, c'è una realtà eterea fatta della stessa sostanza dei sogni. La sua realtà è invece una piccola isola da cui non si può scappare se si è donna. Cercare fortuna e una vita diversa nel continente è un affare solo maschile. Lei può solo ricamare quello che le accade intorno, in quel mondo pieno di leggende, o quello che vorrebbe che accadesse. Nulla di più. Fino all'arrivo di due studiosi attratti dall'anima selvaggia e arcaica dell'isola. Vogliono carpirne i misteri e i sussurri oltre il vento che ne sferza le coste. Manod li segue e si nutre dei loro racconti. Parlano di libri, di mode, di modi di pensare che lei non ha mai sentito, ma di cui diventa affamata. Eccola la libertà che ha sempre immaginato. Eccola impersonificata in un uomo e una donna che hanno potuto scegliere. Manod si sente sempre più stretta tra due fuochi: la voglia ribelle di andare e creare il suo destino e la forza delle radici che la legano a quel luogo, alle sue tradizioni e alla sua famiglia. Alle colpe e ai segreti che sembrano insuperabili. Ma quando un vento nuovo soffia è difficile non ascoltarlo, come le hanno insegnato le storie di quel lembo di terra. L'odore del mare è freddo, eppure la trascina verso di sé.
 
Se lo volete leggere con me o se lo avete già letto e lo volete commentare vi aspetto qui martedì 1 luglio.

Commenti

  1. Ciao Irene , come sempre ottima recensione e grazie per farci conoscere sempre libri nuovi. Ti saluto e buon ricamo 🥰

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